"Neon, Neon...Chi era costui?"..

I Neon (inizialmente un duo di Firenze, nato nel 1978) sono una delle più importanti formazioni della new
wave nostrana
durante la tanto decantata (o vituperata) decade degli anni ‘80, nonché il gruppo più influente
ed importante di quel movimento che attraverso il discorso musicale di questa e altre band (quali  Diaframma, Litfiba, e Moda -in Toscana- o Gaznevada, CCCP, Krisma più in generale), segnò profondamente il cammino della musica italiana d'avanguardia in quegli anni e in quelli a venire.


Prolifici, eclettici e raffinati, nonostante l'indiscutibile successo di pubblico e critica, riuscirono a confezionare in realtà un solo vero e proprio album, "Rituals" appunto, rimanendo un gruppo cult ma di nicchia, pertanto  destinato ad una platea sì eterogenea, ma quasi elitaria.


Figli di un'era musicale che si trovava alla linea di confine tra post punk, new wave e la più cupa elettronica (Kraftwerk, Ultravox e Joy Division, in primis), assimilarono in toto le atmosfere di ognuno di questi generi per dare corpo e vita ad uno stile personalissimo che al primo distratto ascolto poteva essere percepito come commerciale (erroneamente) per l'orecchiabilità delle melodie, ma che spaziava dal pop al più dark e gothic dei rock, con forti e ipnotiche virate synth-elettroniche.

Questa loro personalissima caratteristica "ibrida" forse fu in parte la causa del loro "successo contenuto":
troppo ricercati per essere apprezzati dal vasto pubblico delle classifiche, troppo easy (commerciali) per i
puristi della scena alternativa
, rimasero come dicevo una band di nicchia, apprezzata veramente fino in fondo
soltanto da pochi eletti.

Peccato perché tutto questo, dopo un'intensa attività live e in studio, portò lentamente alle prime divergenze all'interno del gruppo (divenuto allora un quartetto) fino al vero e proprio scioglimento, reso ufficiale nel 1990.

Attualmente in commercio è possibile trovare l'edizione "Boxed" che raccoglie in 7 cd tutti i lavori sparsi (EP compresi), un "Greatest", un "Live" ma soprattutto la raffinatissima ristampa in questione, uscita nel 2006,
contenente oltre all'LP originale anche le versioni remix di "Last Chance", di "Dark Age" e della splendida "My Blues Is You" vero baluardo della wave italiana, qui in versione 12".

Per estimatori e nostalgici, di sicuro, ma anche per quei giovanissimi curiosi, che grazie al cielo sono ancora in cerca di testimonianze solide, di artisti dalle salde origini e di vero temperamento.

PS: Sì, lo so che il cd era già recensito sul sito, ma mi sembrava molto opportuno ripetere.
 

Carico i commenti... con calma