Continua l’epopea dei No Strange, un gruppo diventato ormai di culto per i seguaci della psichedelia italiana e non solo, considerando che i loro dischi vengono scaricati all’estero in numerosi paesi. Indubbiamente si può dire che il gruppo di Salvatore “Ursus” d”Urso e Alberto Ezzu, a partire da Cristalli sognanti del 2011 abbia avuto, dopo la stagione del revival garage e psichedelico degli anni ‘80, una nuova vita artistica anche se, in realtà, non si erano mai sciolti. Ma, rispetto a molti dei gruppi di quella stagione, immortalati dalla compilation Eighties Colours della Electric Eye di Claudio Sorge, avevano un background più solido e questo forse spiega il motivo per cui hanno resistito al trascorrere del tempo. Non a caso affondano le proprie radici nei primi anni ’70 quando si formano i RA-GEBEL in cui già c’erano Ursus e Alberto Ezzu. Il nome RA-GEBEL era un omaggio agli Ash Ra Tempel e lo stesso Ursus disegnò una copertina (purtroppo andata persa) ispirata al primo mitico album del gruppo tedesco. Dopo il periodo del punk, da loro ritenuto importante a livello sociale in quanto diede la spinta a molti ad iniziare a suonare, si formarono i No-Strani, poi diventati No Strange. Purtroppo i loro dischi, pubblicati dalla Toast, non vengono ristampati per colpa della loro vecchia etichetta ma si possono ascoltare sul tubo. In ogni caso la loro ispirazione artistica è sempre rimasta viva come dimostra anche questo nuovo ...E continuerò ad esistere pubblicato, come di consueto, da Area Pirata e Psych Out per il momento solo in un vinile limitato a 500 copie.

La copertina visionaria e “psichedelica” di Ursus è un’ottima introduzione per entrare nello spirito di questo lavoro. Rispetto a dischi recenti come Armonia vivente tra analogie e contrasti e Il sentiero delle tartarughe si nota, come anche già successo nel precedente Mutter Der Erde, una minore propensione alla sperimentazione e all’improvvisazione con un suono più compatto ma sempre espanso. D’altra parte, pur venendo dal prog e dalla psichedelia, i No Strange non hanno mai indugiato a lunghe suite fini a se stesse o ad inutili virtuosismi. Le influenze sono le solite, ovvero Krautrock (si colgono echi degli Amon Düül II), psichedelia italiana e anche il folk revival (troviamo anche, assieme a chitarra, basso, batteria e synth, l’uso di antichi strumenti medievali ed esotici come il liuto medievale e il saz turco) della Incredible String Band. Un ruolo importante lo ha la contralto Paola Scatena (la Renate Knaup della situazione) che riesce a donare, con la sua voce, un tocco onirico all’insieme. Credo che il grande merito dei No Strange sia quello di aggiornare e mantenere attuale un suono (quello psichedelico) che ha avuto il suo zenith a fine anni ‘60 e inizio anni ‘70 ma che continua ad avere un senso soprattutto in un’epoca materialista e priva di certezze come la nostra dove si sente un grande bisogno, anche a livello inconscio, di spiritualismo e misticismo.

La copertina del vinile é apribile e all'interno c'è un fascicolo di 8 pagine, contenente i testi di Ursus e di Alberto Ezzu, pubblicati su disco dal 1985 ad oggi introdotti da una presentazione di Fiorella Gentile. Qui di seguito ecco un’intervista fatta a Ursus da Lele Roma: https://www.youtube.com/watch?v=UutjaMae23c.

Disponibile su Bandcamp, su Youtube e Spotify: https://areapiratarec.bandcamp.com/album/e-continuer-ad-esistere.

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