Premesso che considero Be Here Now l'inizio della fine degli Oasis, questo disco è purtroppo il suo vero e proprio seguito. L'opener è l'inutile "Fuckin' In The Bushes", un riff di chitarra che si protrae per quattro minuti e che sta ad evidenziare il vuoto creativo presente in questo quarto album. Va un pò meglio con il singolo "Go let It Out", non con la psichedelica "Who Feels Love", ma con le due tracce seguenti andiamo incontro a momenti che avranno pochi rivali nella storia del rock (in senso negativo: "Put Your Money Where Your Mouth Is" è l'ennesimo plagio del nostro Noel e "Little James", la prima (purtroppo non l'ultima) composizione di Liam dedicata al primogenito, si conclude con un deprimente coro in stile "chiesa"...
L'unica perla dell'album è "Gas Panic", potente e dallo spirito dark, strepitosa anche quando è proposta dal vivo. Dopo due modeste composizioni in cui è Noel a cantare, il disco si chiude con altrettanto insignificanti pezzi degni dei peggiori Oasis già intravisti nel precedente album. Purtroppo i tempi di Definitely Maybe e Morning Glory sono finiti...
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