Questi non sono più gli Oasis che distruggevano alberghi e gettavano i letti nei parcheggi! Ormai i Gallagher hanno 30 anni e non vogliono più farsi chiamare "fratelli rissa"! Convinti che "Be Here Now" sia stato pietoso (lo dicono solo loro) mandano via i due membri che facevano di loro una band di scazzati e reclutano due elementi (più abili) che gli danno la certezzza di essere maturati. Beh...è vero, ma il risultato fa pensare a una maturazione troppo accelerata!

C'è l'elettronica, i ritmi sono prevalentemente lenti, ci sono gli echi psichedelici dei Pink Floyd oltre a quelli ormai sputtanati dei Beatles! Si parte con il r ‘n r di "Fuckin In The Bushes" che è l'unica parolaccia in questo cd e per questo gli fa guadagnare quell'orrenda pecetta del "parental advisory"; la traccia è strumentale, ideale per aprire i live. "Go Let It Out”, primo singolo, è un'ottima ballata brit pop con la solita voce arrogante di Liam Gallagher e basso suonato alla McCartney. "Who Feels Love?" fa l'occhiolino alla melodia indiana di "Love You To" (Beatles) e utilizza la tecnica dei nastri riprodotti al contrario (Beatles).

“Put Yer Money Where Yer Mouth Is" è uno spudorato e pietoso plagio di "Roadhouse Blues" dei Doors! "Little James" è scritta da Liam che (manco a dirlo) prende spunto dai Beatles e sforna una melodia dolce ma con testo dalle rime improponibili ("have you ever play with plasticine, even tried a trampoline"). "Gas Panic!" è il vero capolavoro del cd; rock psichedelico che cattura per tutti e 6.30 minuti di durata, e testo che parla di come si vivono le crisi d'astinenza. Si chiude con "Roll It Over", una stupenda ballad che fonde Beatles e Pink Floyd e che conferma la maturità raggiunta dagli Oasis. Dopo i 45 minuti di durata del cd non si è molto soddisfatti ma neanche disgustati, in fondo il cd è mediocre. Però ascoltando "I Can See A Liar", l'unico brano veramente rock, torna la malinconia per i vecchi Oasis e si pensa: "perchè vi stiete stancati di distruggere gli alberghi?"

Carico i commenti...  con calma