Premetto che riceverò un sacco di insulti solo perché mi sono azzardato a scrivere una recensione sulla rozza band di Manchester, ma prometto anche che non se ne faranno altre per un bel po' di tempo. Ce l'ho fatta!

Finalmente sabato pomeriggio riesco ad acquistare l'ultimo splendido disco della mia fantastica collezione di CD sulla band più carismatica degli anni '90, ovvero "The Masterplan", disco del 1998, raccolta di b-sides uscita dopo il molto criticato "Be Here Now" del '97, a mio parere però decisamente sottovalutato. Noel Gallagher affermò che con alcune perle di questa raccolta, qualunque band del mondo sarebbe riuscita ad avere un gran successo. Ed aveva ragione. "The Masterplan"contiene canzoni che una normalissima band neanche si sognerebbe di inserirle in b-sides. Lo si può dimostrare ascoltando questo CD.

"Acquiesce", che dal mio carissimo amico Gallagher87 a cui dedico questa recensione con tutto il mio affetto è considerata la migliore canzone nella carriera della band: è una rock song da brividi. È la prima canzone dove si alternano le voci dei Brothers, Liam & Noel, cosa che si riverificherà nel 2006 con "Let There Be Love", singolo di "Don'T Believe The Truth".

"Underneath The Sky" è la canzone che succede il capolavoro precedente, e sinceramente, non è delle song migliori dell'album. Ripetitiva ed eccessivamente rock. Ma con "Talk Tonight" si ritorna al vero stile Oasis. La canzone è dedicata a una ex di Noel, che canta in modo leggero, romantico e soave, una canzone che per lunghi tratti ricorda "Wonderwall", per il riff con la chitarra acustica e la tranquillità in cui essa viene riprodotta. "Going Nowhere"e "Fade Away" sono delle scatenate canzoni rock, in cui prima Noel e dopo Liam esprimono al massimo le loro tonalità vocali, in particolare l'ultimo, la cui voce non si riconosce neppure!

"The Swamp Song" è una di quelle canzoni che in questo disco non riesco ad ascoltare per l'eccessivo "casino". "I Am The Walrus" (Io sono un tricheco), è una cover dei Beatles, scritta dai grandi John Lennon e Paul McCartney, dove i ragazzacci mancuniani riescono ad eguagliare di poco i FabFor nella riproduzione di questa track. La canzone simbolo di quest'album è sicuramente "The Masterplan", dove le abilità canore di Noel sono al massimo.

Purtroppo l'album viene condannato dalla critica che lo accusa di essere troppo simile allo stile dei quattro baronetti di Liverpool, cosa di cui le vendite risentiranno molto. Da parte degli Oasis comunque non c'è assolutamente risposta alle critiche (in perfetto stile Gallagher), ma una doverosa sosta dopo circa 5 anni di produzioni non-stop. In "The Masterplane" non si riesce comunque a riconoscere quello stile che li aveva caratterizzati negli anni precedenti, ma si riesce comunque ad apprezzarlo. A mio parere gli Oasis hanno anche sbagliato il fatto di ritornare nel 2000 con "Standing On The Shoulder Of Giants", disco che non è dei migliori, in cui la band cambia genere e anche componenti della band, Guigsy (bassista) per Andy Bell e Bonehead (chitarrista) per Gem Archer. Disco che verrà criticato, forse più di "The Masterplan".

Gli Oasis potevano tornare in grande stile, ma non l'hanno fatto. Restano comunque graditissimi a me e graditi a livello mondiale.

Cheers!

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