Pubblicità Progresso: ascoltateli.

Gli OfflagaDiscoPax sono un gruppo reggiano. Gli OfflagaDiscoPax, nella persona di Max, classe '67, raccontano storie da grande freddo post-guerra fredda e caduta del comunismo (raccontano proprio, con tanto di accento emiliano) ma lo fanno con quel tanto di sarcasmo e ironia evidentemente indispensabili alla sopravvivenza.
Sono storie minime, inzuppate nel clima politico smobilitante dell'Emilia rossa a cavallo tra metà Settanta e i nostri giorni: la storia di un chewing gum da antagonista e della sua scomparsa ("cinnamon"), di una quattordicenne fidanzata barricadera che si vorrebbe 'far crescere' e si scopre 'già cresciuta' ("khmer rossa"), di un militantismo fumettistico che si affianca e si scontra con la morsa e le icone del capitalismo (Berlinguer e Space Invaders citati fianco a fianco nell'elenco di ricordi che è la cavalcata "robespierre").
Come si capisce, sono i testi a rapire l'attenzione innanzitutto, la musica li contestualizza: per questo fare paragoni musicali è un po' stupido (è più importante la simbiosi con le parole che non l'originalità, per dire) ma tant'è... una batteria elettronica e molti tocchi new wave, qualche chitarrismo tra 4AD e shoegazing acustico, "robespierre" è una tirata punk-funk...
Ma, come detto, è soprattutto l'interrelazione testo-musica a contare: spesso ho avuto la sensazione che le due cose fossero troppo slegate, ma dove i contrasti funzionano bene sono fantastici: ad es. nelle chitarre sognanti su cui si appoggia 'kappler' (CAPOLAVORO), testo realista ma atmosfera di abbandono che suggerisce il lasciarsi morire del protagonista dopo la pensione, al termine dei conflitti.
Gli Offlaga invece sono rimasti vivi, naufraghi che resistono ghignando, persi nell'oceano.
Ho tralasciato molte cose, a voi scoprirle...

Elenco tracce e video

01   Kappler (05:21)

02   Enver (04:50)

03   Khmer rossa (05:31)

04   Cinnamon (04:23)

05   Tono metallico standard (05:00)

06   Tatranky (08:12)

07   Robespierre (03:30)

08   Piccola Pietroburgo (05:54)

09   De Fonseca (25:14)

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Altre recensioni

Di  sodo_caustico

 Uno di quei dischi che ti fanno guardare al futuro con ottimismo.

 Testi impegnativi, a volte difficili da inserire in un contesto musicale classico, ma i ragazzi ci sanno fare.


Di  AristarcoScannabue

 “Un disco militante zeppo di spunti sognanti, di momenti delicati, taglienti come solo i ricordi dolci sanno essere.”

 “Il cantato è recitativo, distanza nostalgica e ironica, con una drum machine che sembra un telegrafo in perenne S.O.S.”


Di  Dune Buggy

 "Il tratto originale della loro musica è nel coniugare musiche electro, new wave, a testi non cantati bensì recitati."

 "L'ascolto di queste 'prove tecniche di trasmissione' è consigliabile a piccole dosi, ponendo attenzione ai testi più che agli spunti melodici."


Di  expresuntuoso

 Questo è un cd che è COMMERCIO. Si basa sui principi basilari del marketing: trovare un target di persone essere appetibili anche per un range di persone che si avvicina a questo target.

 Il merito principale di questo cd è avere creato una bolla atemporale, un buco nero cosmico nel quale infilarsi senza rischiare la disintegrazione molecolare.


Di  DanteCruciani

 La loro è una specie di musica elettronica con voce recitante in primo piano: pensate ad un mix di Suicide e Massimo Volume, ovviamente con la lezione dei Cccp in bella mostra.

 Sono polaroid di un’Italia che non esiste più, o di un’Italia che sta vivendo, e che purtroppo è vuota.