Il 1969 si chiude per i Pink Floyd con due album fortemente sperimentali alle spalle, More, colonna sonora dell'omonimo film, e Ummagumma, doppio album, prettamente psichedelico e altamente sperimentale, nel quale si sviluppano diversi pezzi strumentali.

In seguito ad essi i Pink Floyd avviano un lungo tour che li impegna per mesi. Questo tour si rivela devastante per il gruppo; nonostante ciò, quando non è impegnata sul palco, la band incide musica e da questo lavoro collettivo, condizionato dalla fatica, ne viene fuori un album diverso dai precedenti.

Considerato ancora una pietra miliare, nonostante i Pink Floyd lo ritengano spazzatura, Atom heart mother è il primo album in cui compare l'orchestra: la suite omonima, che dura 23 minuti, è un'imponente lavoro d'orchestra e il pezzo, interamente strumentale, è considerato un capolavoro musicale anche se troppo pomposo e pretenzioso. Dopo 23 minuti di musica altamente progressiva e psichedelica si può respirare con If, pezzo dal testo molto poetico in cui la voce di Roger Waters, bassista e cantante della band, è molto dolce. Seguono due belle canzoni di 4-5 minuti ciascuna, Summer '68 e Fat old sun. L'album si chiude con la strumentale Alan's psychedelic breakfast, pezzo diviso in tre parti, nel quale i Pink Floyd illustrano una ricetta psichedelica attraverso suoni e voci piuttosto suggestivi.

Particolare è la copertina dell'album, creata dallo studio grafico Hipgnosis, nella quale viene raffigurata una mucca in un campo, stile Andy Warhol, che dà l'impressione di guardarti fisso. La mucca di Atom heart mother è diventata un'icona nel rock, ma purtroppo ella non ha potuto godere dei diritti d'autore.

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