I primi pink floyd sono riusciti a sintetizzare in una visione unica e inimitabile gli impulsi provenienti dall'acid rock westcoastiano, l'interesse per le forme musicali libere e improvvisate e l'amore per il fiabesco più autenticamente inglese. In poco più di un anno sono il gruppo ha allargato i propri orizzonti, con un suono che inizialmente diluisce in lunghe divagazioni sature di feedback.

Nei primi mesi di quell'intenso 1967, due singoli dotati di fascino magnetico- "Arnold Layne" e "See Emily Play"- conquistano le classifiche senza allontanarsi da quel suono espansivo e fragoroso che deliziava il pubblico dell'ufo club. "The Piper At The Gates Of Down" ritrae entrambe le facce della medaglia, segno di un anno in cui il pop e l'avanguardia andavano a braccetto, consentendo ai Beatles le invenzioni piene di additivi di "Revolver" e "Sergent Pepper". A quasi 35 anni di distanza, non si può che confermare la luminosità di un' opera leggendaria.

Al genere proposto non ho saputo dirvi quale, perché i pink non hanno uno stile a sé.. Ma sono un misto di più generi... Forse è questo che li rende così grandi...

Un bacio a tutti... Ded to: bimba queene my sister francy... Ti voglio bene...

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