Uh-oh! Ci fanno notare che questa recensione compare anche (tutta o in parte) su "I 500 dischi fondamentali del rock" del Mucchio Extra.

da non confondere col dottor dolittle. . . . . . ah. . ok. . è gia' stata fatta una recensione ma non mi sembrava all'altezza. . poi fate voi. . . . Se l'ombra lunga dei pixies si estende ancora oggi su buona parte del pop-noise angloamericano è per effetto dello straordinario trittico iniziale della carriera discografica del gruppo di Black Francis(oggi anche detto sexy frank black): il mini Come On Pilgrim ne aveva annunciato il talento , il successivo Surfer Rosa ne aveva invece attestato l'unicita', Doolittle è invece l'album che ne consacro' il ruolo di geni manipolatori di influenze apparentemente in contrasto. La musicalita' intrepida dei Pixies resta nella storia come un supremo esempio del potere incantatorio dellla musica, oltre la superfice dell' ovvio. Prima di loro , fondere hillbilly, hard-rock e pop in un'ottica postpunk era un'impresa titanica. Eppure, le quindici tracce di questo disco parlano chiaro: si puo'. . eccome se si puo'. Basta avere il coraggio e vedersi brillare una scintilla a un palmo dal naso e prenderla, per poi renderla materia concreta. L'intuizione del gruppo di boston è epocale ma certo non solo istintiva: è frutto , piuttosto, di un'intelligenza vivissima e una prodigiosa multiformita' di intenti. I quattro Pixies stendono un lenzuolo bianco d'ironia nera, aspra, cinica, e sopra ci costruiscono, mattone su mattone, un edificio bellissimo se pur(o proprio perché) pieno di spigoli e angoli irregolari. La felice consonanza di rumore e melodia ricavata da una prospettiva sghemba, come in un grandangolo alterante, attraverso cui il rock'n'rollviene travisato con un impeto dissacrato al limite dell' isteria. Le chitarre schizzofreniche sorreggono la visionarita' simbolica di Francis , che ammanta di una splendida luce dissonante brani memorabili come "Debaser"(pop'n'roll per adolescenti allucinati)"Wave of mutilation"(con ritornello killer alla sexyteen), "here comes your man"(con sentore sixies), "monkey gone to heaven"(la piu' celebre e forse la mia preferita), "mr. grivies"(praticamente i television virati in farsa grottesca alla plauto)e "la la love you". Tutto è il contrario di tutto, e tutto in un disco. . . e tutto questo nel 1989. . . splendido. . . questa recensione la vorrei dedicare a debaser . . . a tutti gli editori. . . a tutti i recensori. . belli, brutti , metallari, punk, gay, bisex. . . . . grazie. . . debaser grazie. . .

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