Questo è il disco piu famoso dei Placebo.

Il motivo del suo grande successo forse è dovuto ad un aggiunta di elettronica che ha reso il disco di piu facile lettura per tutti.

Il disco inizia con "Bulletproof Cupid" un pezzo strumentale totalmente inutile, forse il brano piu brutto di tutto album. Il basso si ripete per tutta la canzone e non cambia quasi mai. La chitarra distorta e la batteria servono a poco, forse solo a fare casino nel pezzo centrale, che si poteva benissimo risparmiare. "English Summer Rain" è una canzone dai toni elettronici molto brutta perchè melensa, ripetitiva e perchè dal punto di vista strumentale non dice nulla. Il bello inizia da "This Picture" l'inizio, caratterizato da basso e voce attenuata, quasi distorta, è molto bello e accativante. Il ritornello è molto elettronico ed è inserito molto bene all'interno di una melodia costante e riconoscibilissima, ma ancora troppo elettronica per i miei gusti. Il basso si sente appena e sembra innaturale in quei pochi accordi che fa, escludendo l'inizio.

La title track "Sleeping with the Gosths" è caratterizzata da una chitarra acustica di sottofondo e dalla bellissima voce di Molko nella prima parte, fino al minuto e venti; poi parte il pezzo sdolcinato della batteria e dell'elettronica. L'assolo di basso è l'unica cosa che spezza la monotonia per un attimo, poi riparte la stessa lagna. Un grande brano è "The Bitter End" un pezzo molto meno elettronico caratterizzato da un ottimo basso e da una batteria al pieno della sua forma. La chitarra elettrica è stata inserita al punto giusto per velocizzare il tutto. Il pezzettino finale è un vero capolavoro. Il resto dell'album non è per nulla originale con brani molto elettronici che non sono nello stile dei Placebo. Si salvano dal disastro canzoni molto meno elettroniche, come ad esempio il pezzo rock "Plasticine", brano banale ma sempre innovativo per via della voce di Molko che rende il tutto molto diverso da canzoni simili. "Special Needs" è la canzone piu brutta che abbia mai sentito. L'elettronica che si mischia alla musica dei Placebo non è una cosa azzeccata e poi il piano è totalmente insulso e inutile.

Le tre canzoni succesive sono molto belle. "I'll Be Yours" è molto ritmata con il basso che fa un ottimo pezzo per tutta la canzone. La batteria è troppo fiacca, ma si salva per non sbagliare un colpo ed avere sempre una costanza unica. "Second Sight" è un capolavoro. La voce di Molko, molto arrabbiata, il basso con la sua melodia riconoscibillissima, la batteria molto veloce ed efficace, il ritornello azzeccato, dipingono un quadro di estrema bellezza. Al minuto e trenta inizia il pezzo piu bello della canzone dove la melodia di base si scompone e poi si ricompone. Bellissimo. "Protect Me What i Want" è l'unica canzone elettronica che si salva dal disastro delle canzoni elettroniche perchè ha una melodia molto efficace. "Centerfolds"è un ottima balatta che non avevo mai sentito dai Placebo con un ottimo piano e un Molko al massimo della sua forma. Ai tre minuti e venti parte la batteria e il basso e ci si commuove della bellezza.

I Placebo in questo album hanno voluto sperimentare l'elettronica, a contrario del loro terzo album, un album molto piu rock e acustico. Secondo me non sono riusciti nell'impresa perchè i pezzi migliori rimangono quelli rock alla Placebo mentre gli elettronici sono abbbastanza ripetitivi (forse perchè era la loro prima volta nell'elettronica).

"Sleeping With Ghosts" è un album con grandi pezzi ma anche con veri e propio brani insulsi.

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