In questo strano anno mi succedono ovviamente tante cose strane. Per esorcizzare la potenza delle molte cose strane, è necessario un bel volo pindarico, tentando di collegare tutti i punti del prima, durante e dopo..Parlo di volo in quanto per tutta la vita l'ho fatto, ho volato. C'è chi è destinato a rimanere coi piedi per terra "per fortuna" e chi a volare (con la mente soprattutto).Ho fatto anche un bel volo di "Icaro", dalla caduta rovinosa ho dovuto ricominciare tutto da capo.
Chi ama l'archeologia visceralmente come la sottoscritta sa che le grandi scoperte spesso sono casuali, colpi di fortuna. Mille volte ho pensato "Chissà cosa ha provato Howard Carter quando ha capito???!!! E Lord Carnavon quando lo ha informato?" Nella loro ricerca, sapevano che sarebbero passati alla storia?
In silenzio i detrattori di questo volo pindarico! Si parla di PASSIONE!
Chi vive di pancia, di passione ed edonismo prevalentemente AMA e sviluppa un fortissimo "potenziale" empatico, vede il bello ovunque!. Qui si parte dal principio, che le emozioni a volte sono nelle piccole cose. Se la misantropia poi non ti appartiene AMI profondamente gli esseri umani e capisci che oltre alla famiglia c'è un altro grande valore, l'amicizia.
Ero in ospedale per una broncopolmonite (uscita vestita di niente dall'Ethos Mama Club) quando un'amica mi portò la cassetta di "The Wall", facevo un massaggio con un'amica quando ho sentito per la prima volta "Mezzanine" ed un amico mi disse di ascoltare "Kid A" durante un viaggio.
Se un amico importante e nuovo ti butta lì un ascolto dei Porcupine Tree come se ovviamente tu li conoscessi è bello. Perchè non li conosci. Se poi ti dice di ascoltare "In Absentia" è ancora più bello perché in tre giorni non solo ascolti solo quello ma ci fai pure una recensione.
Il punto è che essere musicomani porta ad un percorso molto molto tortuoso, gioioso, emotivo e mentale. Il musicomane è "apolide" dentro, non ha età, sa come valorizzare mentalmente un ascolto in tutti i modi perchè la musica dà dipendenza, soprattutto se la prima cosa che fai la mattina è accenderla e l'ultima spegnerla.
In Absentia (forse non sarà il lavoro migliore dei Porcupine Tree) come dicono anche altre recensioni, ma datemi tempo. Dal resto "Spiritchaser" dei Dead Can Dance è il loro "peggior" disco ma è il primo che ho conosciuto. E' importante il percorso anche se deve essere a ritroso.
Per quello che SENTO questo disco si divide proprio in due parti. Fino a "The Sound Muzak" più in luce e veloce poi più intimista e "doloroso" ma anche molto più ricercato. Ci sento forse più i Tool come in "Strip the Soul" ad esempio. E' più un magma... difficile estrapolare brani che fanno parte di un tutto vischioso ed oscuro.
Ricominciando dall'inizio l'attacco di "Blackest Eyes" trafigge per poi passare alla fantastica voce melodiosa. Forse ad un certo punto diventa un po troppo ammiccante ma arriva quel piccolo capolavoro di "Trains" folkeggiante e articolato ed il piacere diventa fisico e potente! "Lips of Ashes" ti lancia giù e su come vuole! La mia preferita è "The Sound of Muzak" dove la voce aggredisce, arriva la melodia e in sottofondo il ritmo incalza!
Relator chiama! Vuole pubblicare! E' "nuova" e si rinnova ha urgenza di finire!
Festeggio così venti anni dalla prima recensione. Questo sito ha cambiato per tanti motivi il mio modo di vedere la vita, a prendere (da tutto e da tutti), ascolti musicali, conversazioni intelligenti e anche conoscere belle persone per condividere concerti e tanta tanta musica.
Ciao Cleo... come vedi riesco a scrivere ancora!
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