Venerdì sera uno degli speaker della web radio di cui sono speaker anch'io, ha tirato fuori dal cappello a cilindro della musica prog italiana la Premiata Forneria Marconi. La trasmissione è interamente dedicata alla musica prog (italiana e straniera) e la puntata in questione, come prima puntata, è stata dedicata interamente al prog più conosciuto. Ho contattato Andrea via Skype da casa e gli ho scritto "E io i PFM stavo a aspettà". A fine trasmissione allora ho ripescato dal caos di qualche pendrive la discografia sparsa di Pagani and co. soffermandomi, dopo tantissimo tempo, su "Storia di un minuto".
"Storia di un minuto". Un album che dura poco più di mezz'ora. Una mezz'ora densa di flashback, di ricordi.
"Impressioni di Settembre" è stata la colonna sonora della fine di un'illusione. L'estate volgeva per fortuna (o per sfortuna) al termine e, insieme a lei, anche qualcos'altro. "Impressioni di Settembre" è qualcosa che si oscura, è nebbia fitta, è il "sole che non c'è" ma che sorgerà prima o poi. E' un'eclissi, è lo stare buttati sul letto in camera da soli a fissare il soffitto con le cuffie nelle orecchie, in penombra. E' il momento prima dell'alba, il momento in cui la notte è più scura. Il momento prima di rialzarsi e ricominciare. è l'autunno che arriva.
La primavera torna ed "è Festa". Un tripudio di allegria, il sole che spezza la nebbia. è il gelo del cuore che si scioglie. "E' Festa" è una novità che arriva e che ti travolge, è qualcosa per cui vale la pena alzarsi dal letto e dimostrare al mondo intero che esisti anche tu. Uno spazio tutto tuo. Un posto in cui stare. è l'uscire dall'ombra. è una luce, forse, un po' fittizia. Perché sai benissimo che a questa festa qualcuno non c'è. Anche se è stato invitato.
"Dove... Quando..." è un momento di debolezza. E' un insieme di domande senza risposta. E' il guardarsi intorno e sentire che ti manca qualcosa. E' un senso di vuoto. Sei contento di quello che hai, ma manca ancora qualcosa. Sei un puzzle incompleto. E' quel momento in cui sei in mezzo a tanta gente ma ti senti solo e fuori luogo. Quel momento durante la festa in cui vorresti posare il bicchiere, salutare tutti e tornare a casa. è quel momento in cui è così presente l'assenza di qualcuno che gli altri perdono un po' importanza. è quando ti proietti altrove. E' quando fisicamente sei alla festa e mentalmente sei in viaggio con la fantasia. è quando ti allontani da tutta quella gente con i soliti tre, quattro compagni di vita. E' un leggero tramonto.
"La Carrozza di Hans" è la ricerca di ciò che ti manca. Il rincorrere il pezzo mancante. E' seguire disperatamente una strada con la speranza che, da qualche vicolo, sbuchi all'improvviso quello che cerchi. è combattere i tuoi demoni. Farsi largo tra le nuvole.
La storia si conclude con "Grazie Davvero". Una passeggiata sotto la pioggia. Perché, anche se non ti lamenti di quello che hai, sai che ti mancherà sempre qualcosa. Quindi, anche se il sole splende, ci sarà sempre un po' di pioggia. Un posto vuoto nel cuore. Qualcosa che vuoi ma non puoi ottenere. E ti aggrappi a quello che hai. E vai avanti così, a metà come sei.
"Storia di un minuto" è una favola musicata. E' lo smarrirsi su ritmi incantati, è l'avvicinarsi alla meta per poi smarrirsi di nuovo. E' un prog fiabesco. Una piéce quotidiana. E' un insieme di attimi. E' un qualcosa di breve durata ma di un'intensità tale da sembrare eterno.
"Storia di un minuto" è quando hai degli amici, l'università ti va bene e puoi parlare di quello che vuoi davanti al microfono. E ti va bene tutto ciò. Ma ti manca ancora qualcosa.
"Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già... Il giorno come sempre sarà."
Elenco tracce testi samples e video
03 È festa (04:51)
Come sempre é la festa
d'un leggero uccello che va
come sempre è la festa
di chi è.
06 La carrozza di Hans (06:45)
Guarda, cerca
corri lontano,
vola…
Hans il mercante
aspetta lontano,
vola…
Piccolo uomo
signore del mondo
vai…
La carrozza attende già
no ti fermare,
a cassette sali e va
non ti voltare,
suona un corno da cocchiere,
lustra l'abito de Re;
è la carrozza di Hans.
Strade e strade correrai,
senza contare,
cieli e cieli finirai,
tu sai volare,
suona un corno da cocchiere,
lustra l'abito de Re;
è la carrozza di Hans.
Cieli infiniti, vento in faccia
voglia di correre e non fermarsi mai
scrivere suonare e bailare
e non fermarsi mai
bruciare il proprio teatro
vestira il proprio teatro
ascoltara, lavorare a dormire
e nor fermarsi mai;
guardarsi in giro
sentirsi il mondo negli occhi
sentirsi piccino e adorare
e non fermarsi mai.
…i silenzi,
e foglie cadute e cadute
a nubi bige a rimpiattino...
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di mayhem
È un pezzo che paragonerei senza mezzi termini a 'Stairway To Heaven' dei Led Zeppelin: insomma, un 'must'.
Dopo 30 anni, ancora i nostri suonano fantastici concerti!
Di Viva Lì
"La loro musica non è perfetta, è organica, lussureggiante, new age, avanguardistica, originale."
"'Impressioni di settembre' vale, come si suol dire, il prezzo del biglietto."
Di jimi
La PFM è l’unico gruppo italiano a scalare Billboard.
Una di quelle canzoni che ti entrano direttamente nelle vene mentre l’ascolti.
Di lobotomy
"'Storia Di Un Minuto' è un album che ha fatto storia e che contiene canzoni memorabili per il progressive mondiale."
"Un album da non perdere. Sicuramente il miglior album italiano di sempre."
Di Fiumani
Il disco si rifà chiaramente al progressive inglese soprattutto dei King Crimson e ai Jethro Tull.
"Impressioni di settembre" è straordinario e molto innovativo: il ritornello è uno strumentale dominato dal moog.