Quando nel 1995 vidi in tv il video di "Heaven For Everyone" dei Queen mi dissi: "e questo da dove salta fuori?" Come altri della mia età mi ero avvicinato ai Queen troppo tardi, a causa del clamore generato dalla dipartita di Freddie Mercury. Ne ero diventato un fan accanito, una specie di maniaco ossessivo, arrivando persino a travestirmi a carnevale. Da un punto di vista emozionale presi l'uscita di Made In Heaven come un immenso ed inaspettato regalo, e il suo ascolto mi ha regalato emozioni magnifiche. Non mi sembrava vero.
A distanza di 9 anni resta uno dei miei preferiti, ma naturalmente la maturità mi ha lasciato vedere anche i lati meno felici di questo cd.

Innanzittutto è chiaramente una furba operazione commerciale: sfruttando l'ondata emotiva ancora forte della morte di Freddie, i rimanenti Queen sfruttano le ultimissime incisioni del compianto per assemblare un album ricco di pathos. Un successo, un delirio per i fan orfani di Freddie, ottimo denaro nelle tasche già gonfie.

Analizzata la caratteristica più infima dell'opera, analizziamo il lato artistico e musicale, forse il più interessante.
Un fan come me o comunque un ascoltatore attento non potrà non notare che la voce di Freddie è enormemente diversa da brano a brano. Smentendo ancora una volta la favola della voce ricreata al computer, andiamo a svelare l'arcano.
"Made In Heaven" e "I Was Born To Love You" si trovano nell'album solista di Freddie del 1985, Mr Bad Guy.
"It's a Beautiful Day" e "Let Me Live" sono probabilmente frammenti vocali di Freddie di canzoni abbozzate o lasciate a metà, si possono far risalire ad un periodo tra il 1985 e il 1989.
"Heaven For Everyone" è una canzone di Roger Taylor cantata e pubblicata dallo stesso nell'album del suo gruppo parallelo THE CROSS. Nel 1986 Freddie l'aveva incisa e sarebbe dovuta finir su A Kind Of Magic, ma poi fu scartata.
Stesso discorso per "Too Much Love Will Kill You", che sarebbe dovuta finire in The Miracle con il vocal di Freddie ma fu poi esclusa e ricantata da Brian May nel suo album Back To The Light.
Sempre del periodo di The Miracle (1989) è "My Life Has Been Saved", b-side di uno dei singoli dell'album.
Le uniche canzoni realmente incise da Freddie proprio per questo album sono "A Winter's Tale", "Mother Love" e "You Don't Fool Me".
Registrate negli studi di Montreux nel 1991, pochi mesi prima della morte, sono le reali ultime fatiche di un Freddie ormai moribondo. Il cantante si staccava dalle flebo e andava ad incidere queste tracce perché voleva lasciare il più possibile su nastro, voleva dire addio così alla vita e ai propri fans.

Per questo si può dire che è un album fortemente voluto da Freddie e giustifica forse le azioni dei rimanenti Queen, legati al cantante da un patto ferreo. Il canto in queste tre canzoni è immediatamente riconducibile al 1991; la voce, affilata e tagliente è la stessa esibita nell'ultimo album Innuendo.
La prova vocale non sembrerebbe quella di un uomo in fin di vita, perché è ricca di personalità e fascino. In "Mother Love" si raggiunge il punto più alto, e non nego un brivido sulla schiena ogni volta che l'ascolto (se non volete ascoltare tutto l'album, almeno sentite questo brano).
Bisogna ammettere che il continuo riferimento al paradiso, al fatto che Freddie è morto, a partire dal titolo dell'opera (sulla copertina è come un timbro) e ad altri brani ("Heaven For Everyone", "My Life Has Been Saved") è a tratti imbarazzante e un po' morboso. È comunque in linea con lo stile pomposo ed esagerato dei Queen, e sul loro incarnare uno spirito di puro entertainment.

Detto ciò non si può negare fascino a questo disco, ottimo dal punto di vista musicale e con una scaletta e selezione dei brani ben congegnata. La voce e il ricordo di Freddie fanno il resto, il suo spirito immortale rivive prepotentemente attraverso le sue ultime e vecchie fatiche, consegnando alla storia in maniera inaspettata uno dei più grandi cantanti e showman della storia della musica.

Grazie Freddie... IT'S BLISS

Carico i commenti... con calma