Il 2018 potrebbe (oppure lo è già "de facto") l'anno della consacrazione per il multi-strumentista e compositore Rafael Anton Irisarri. Dopo la pubblicazione meno di un mese fa del distopico e drammatico (quasi malinconico, come il ritratto di un uomo davanti a quel grande baratro che poi sarebbe la vita oppure in senso più ampio il destino dell'umanità) "Midnight Colours" su Geographic North, il producer di base a New York City rinnova dopo "The Shameless Years" (2017) la sua partnership con l'etichetta messicana Umor Rex Records, un progetto nato nel 2006 e che per la distribuzione si affida a un rapporto di collaborazione con la Thrill Jockey Records e la Morr Music.

Il disco si intitola "Sirimiri" (una parola basca che significa "pioviggine") ed è stato completamente scritto, prodotto, mixato e masterizzato da Rafael Anton Irisarri presso i Black Knoll Studios a New York. A differenza del carattere quasi "puntinista" di "Midnight Colours", "Sirimiri" si configura come un'opera imponente di musica ambient nello stile più tipico di Brian Eno (prendete ad esempio tra le sue opere più recenti "The Ship" del 2016) e senza trascurare la componente emotiva, assume una connotazione di tipo scultoreo e allo stesso tempo flessibile nel tentativo di dare una forma e una dimensione propria alle manifestazioni della vita nel suo complesso. Probabilmente anche per questa ragione le quattro composizioni del disco hanno quel carattere ripetitivo tipico, ma in cui ogni volta possiamo cogliere sfumature differenti, così come la nostra quotidianeità apparentemente grigia e inutile, è invece ricca di caratteri e di avvenimenti che non sempre riusciamo a riconoscere: siamo persi nelle nebbie della nostra incoscienza e non ci accorgiamo di come tutte le cose attorno a noi cambino continuamente.

Concepito per essere ascoltato in loop, in formato digitale la "release" prevede oltre le quattro tracce (registrate con la collaborazione di Taylor Jordan in "Mountain Strem" e di Rafael Carl Hultgren in "Sonder") anche una versione "Sirimiri Continuous Mix" (peraltro ascoltabile anche in streaming sulla pagina Bandcamp della Umor Rex) che permette di vivere direttamente l'esperienza complessiva di 35-36 minuti così come l'autore la ha idealizzata e realizzata. Apparentemente più "monolitica" che "Midnight Colours", "Sirimiri" è un'opera di musica complessa e forse più difficile rispetto alla precedente, ma non per questo meno efficace quando riuscirete voi stesso a letteralmente scolpire la sua superficie marmorea e andare al cuore del suo contenuto che è letteralmente pulsante di vita.

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