"One Hot Minute"... Ecco che riascolto in questi giorni quello che ho sempre considerato l'album "sfigatello" dei Peperoncini di Los Angeles. Eh già, facile capire perchè no? Troppo facile: è l'album senza Frusciante, con la chitarra del "tamarro Navarro", il primo dopo l'ottimo "Blood Sugar Sex Magik", quello che precede il ritorno di John con "Californication", insomma: quello che finisce nel dimenticatoio. Lo confesso, erano più di 4 anni che non lo ascoltavo più.

Mi alzo di mattina presto, mi attende un viaggio abbastanza lungo in macchina, completamente a caso pesco qualche cd e parto. Tra i cd presi scopro che c'è anche OHM, e penso: "Cavolo quanto tempo! Dai, proviamo a sentire se mi ricordo com'è, 5 minuti e cambio disco!" Parte "Warped" e letteralmente non credo alle mie orecchie: spettacolare! Apprezzo subito i riff di chitarra, Navarro tira fuori dallo strumento qualcosa di bello: è oggettivo, e la band suona davvero bene, da sottolineare la prova di Chad Smith; il canto di Kiedis è incespicante, allucinante, ricco di echi, la canzone finisce, che dire? Gran bel pezzo, scritto bene e suonato da veri musicisti. Rimasto letteralmente di sasso passo ad "Areoplane", brano semi-funk già melodico in stile pre-Californicaton... un Flea assurdo a dir poco, che cosa non si inventa con quel basso lo sa solo lui. Dopo il coro finale dei bambini ecco la terza traccia, una "Deep Kick" che dopo un' intro (dalla durata di 1.40) soft e parlata si trasforma in un brano davvero trascinante, sempre fantasioso e simpatico nella scrittura e molto ben eseguito. Segue la celebre "My friends", una bella ballata dall'intro quasi Neil-Youngiano e dallo sviluppo più malinconico: un'altro ottimo pezzo. Seguono l'adrenalinica "Coffie Shop" e la simpaticissima "Pea", interpretata dal solo Flea che canta accompagnandosi con il basso. "One big mob, aw yeah aw yeah, one big mob, aw yeah aw yeah"... questa, anche stuependomi, mi ritrovo perfino a cantarla mentre procedo con il mio viaggio in macchina, niente da dire: bellisima canzone iperpotente intermezzata da un momento più lento con la voce di Kiedis effettata, davvero un grande effetto, e mi chiedo? "Vuoi vedere che il tamarro Navarro ha invece in questo album portato una ventata di originalità alla band?". Segue un chiaro richiamo a BSSM, la funk "Walkabout", introdotta da una bella frase di chitarra basso e batteria e poi caratterizzata da un magistrale utilizzo dello Wa-wa da parte di Navarro. Ed ecco "Tearjerker", la vera ballatona dell'album, un pezzo piacevole che si fa ascoltare. Anche "One hot minute", la title track riesce in qualche modo a distinguersi e ad apparire originale per la sua struttura mai scontata e per i suoni davvero azzeccati. E' la volta di "Falling into grace", che mi ritrovo, durante il ritornello, nuovamente a cantare allegramente e sempre di più chiedendomi: "Dimenticatoio? Perchè questo dovrebbe essere un album da dimenticatoio?". "Shallow by the game" è nuovamente un richiamo, soprattutto per quanto riguarda il canto, a BSSM, giustamemte originale nei suoni e innovativa rispetto all'album precedente (e qui preciso: non intendo migliore, semplicemente diversa; una copia, anche ben eseguita, non è mai apprezzabile secondo me). Ed ecco che il disco termina con "Transcending", canzone splendida che da pezzo melodico (sempre ritmato in perfetto stile RHCP) passa, nella seconda parte, ad un vero e proprio delirio musicale, doloroso, graffiante a tratti disturbante ma bello, bellissimo.

L'album finisce e così il mio viaggio in automobile, che realmente passa via in questo unico caldissimo minuto. E allora, prima di iniziare con gli impegni della giornata e di pensare ad altro mi chiedo seriamente di come abbia potuto in passato denigrare così questo album, così sentito, ispirato e ben interpretato da tutti i membri della band. Arrivo ad una soluzione: essere prevenuti può giocare brutti scherzi. In effetti io ho conosciuto i Red Hot da "Californication" e soprattutto da "By the way" in poi. Così, conoscendo la band a ritroso mi sono trovato ad essere un critico spietato di OHM senza neanche conoscerlo: cos'era per me questo album? L'album con un chitarrista che ha snaturato una band, una parentesi senza Frusciante, qualcosa da dover dimenticare a priori. Cos'è invece oggi (per me) "One Hot Minute"?

Un album splendido, con un chitarrista davvero bravo e per certi versi più estroso, particolare e fantasioso di Frusciante, con un Chad Smith ai massimi livelli, con un Flea virtuoso e ispirato e con un Anthony Kiedis migliore che in altri lavori. Quindi per finire: non una bella scoperta ma una spettacolare riscoperta. Da voto massimo.

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