He died with a Felafel in his hand. Un titolo che potrebbe essere un racconto, come quello di Hemingway, “For sale: baby shoes, never worn”, ma con due parole in più.
Siamo a pezzi. E c’è che la convivenza è diventata una situazione generazionale, un rito tribale, una situazione di interesse antropologico.
Romanzi e serie tv, ricerche universitarie e articoli di costume, indagini giudiziarie e racconti da bar ne hanno parlato. Tuttavia, alcune delle storie più iconiche si trovano dentro questo film.
È un film infarcito di una cultura beat-pop, pulp e bohemian: da Tarantino a J. D. Salinger, passando per On the road e Trainspotting, e poi, da Clercks ad Amori e altre catastrofi, da Dostoevskij e Tolstoj, da Nick Cave ai The Stranglers e una carovana di straordinaria musica rock.
Tuttavia, non è tutto qui. È tutto qui? Ho detto di no.
Non è tutto qui perché i protagonisti sono degli scoppiati e sbandati, sballati e dissociati, artisti e imbecilli, deliranti fuori di testa.
E nei dialoghi i personaggi non dicono la prima cosa che verrebbe normalmente in mente e neanche la seconda. Dicono la terza, la quarta, la quinta, la settima.
E così appaiono illogici, surreali, senza un fine.
Danny: “Vuoi sposarmi?”
Sam: “Non posso, devo uscire.”
Eppure, c'è dentro di tutto: socialismo e peripatetiche, assassini e omosessualità, Nick Cave e suicidi, amore e amicizia.
Il racconto procede così ritmato tra personaggi assurdi, dialoghi da quarto pensiero e un carrarmato di musica rock.
E finisce senza una logica apparente?
Questa volta sì, è tutto qui! Che altro ci dovrebbe essere? Alla fine è tutta un’illusione questa sconcia melma esistenza: siamo tutti, nessuno escluso, dei soggetti che sentono un’idea di infinito nello spirito e, consci della propria finitezza corporea, tuttavia, non impazziscono, ma portano avanti la loro esistenza affrontando dolori e afflizioni, morti e amori disperati.
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Altre recensioni
Di simakiku86
"Se prostituirsi significa affittare il proprio corpo, sposarsi significa venderlo."
"Ho abitato con bancari attempati, cultori della tintarella albina, pippatori di gas esilarante..."
TataOgg
26 lug 22Ad ogni modo un film carinissimo che tra l'altro ho rivisto non troppo tempo fa, forse inizio anno. Esilarante nella prima parte. Golden Brown degli Stranglers top ma in generale super selezione per la colonna sonora. Conosciuto proprio qualcosa di musica grazie al film.
Non posso esprimere un giudizio obiettivo, non é certo un capolavoro ma testa di quei film che non ti scordi più, se visti alla tappa giusta della vita.
dado
26 lug 22fedezan76
26 lug 22tia
26 lug 22fedezan76
27 lug 22tia
27 lug 22ilfreddo
27 lug 22dado
27 lug 22Poldojackson
28 lug 22Incomprensibili i 5 appioppati al film.