"E' lo sberleffo supremo, la metafisica dell'Italia deflagrata, il ritratto degli ultimi due anni - cruciali - di un potere godereccio e mangereccio, caleidoscopio magistrale dell'antropologo Dago e del ritrattista Pizzi" (L'Espresso).

Mai titolo fu così indicato. Un libro ultra trash che fotografa quest'Italia ormai perduta tra bunga bunga, inciuci di palazzo, starlette, veline e oscenità immorali di ogni sorta e genere. Una specie di "Divina Commedia" (Dante mi perdoni) di varia umanità decadente e senza vergogna. Ma ci si chiede: l'Italia è davvero così volgare? Davvero siamo così "sfatti", così "marci" dentro e fuori? Cos'è che ci ha così disumanizzati, deformati, rincoglioniti, svenduti e resi così volgari? La società? la voglia di avere "comunque" la nostra piccola parte di visibilità? il berlusconismo imperante?

Ci raccontano (i commenti sarcastici di D'Agostino) e ci fanno vedere (le immagini di Pizzi) cose oscene e dell'altro mondo: la Presidente della Regione Lazio Polverini con la bava alla bocca mentre sbraita a un comizio, Bossi e il suo dito medio per aria, Quentin Tarantino che mima le seghe ai Leoni d'Oro, il puttanesimo, gli "hedge fund", l'ignoranza, l'ostentazione del denaro, il Minzolini, il Masi versione playboy, i tacchi a spillo delle bambine cubiste, Berlusconi e la sua rosea alopecia, sottosegretari ridanciani, escort ignude, principi goderecci, vegliarde ingioiellate, capipartito, capimafia, stripteaseuse, mogli eccellenti, giornalisti in pose oscene, cardinali, cani, sarti, modelle! Tutti insieme appassionatamente, milionari e indigenti inbucatissimi, famosi e ignoti che si sentono noti, di Destra, di Sinistra, di Centro, di tutto, tutti apolitici, tutti fratelli... tutti ripresi in situazioni paradossali e imbarazzanti, dall'occhio cinico e spietato del duo D'agostino/Pizzi che non ne risparmia nessuna.

Difficilmente si riesce ad arrivare alla fine senza non essere colti da conati di vomito & indignazione. Raramente mi è capitato sotto le mani un libro tanto fastidioso e "pornografico" nel senso più concettuale del termine. Non si capisce bene l'obiettivo finale di questo "UltraCAFONAL" (edito dalla Mondadori... eh eh) visto che sono tutte cose che, in un modo o nell'altro, si sapevano già ma sta di fatto che MAI come dopo la "lettura" di questo libro io mi senta "schifato" di sentirmi italiano anche se... per fortuna o purtroppo lo sono (cit.).

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