A proposto di "cristi in croce" vista la ricorrenza secolare volevo inserirvi di mio anche il vituperato e criticato da molti (non solo dai criminali organizzati), ma anche da gente comune ed insospettabile convinta da un motivo od un altro che meriti di la sua via crucis per delitti non commessi… sì insomma intendo l’oramai noto Roberto Saviano con il suo libro Gomorra uscito nel 2006.

Ok, come al solito cercherò di essere il più breve possibile anche questa volta.

Di tutto il libro mi soffermerò solo sulla parte iniziale (quella relativa alla descrizione dell’attività criminale che gira attorno al porto di Napoli e alla moda internazionale), e alla parte finale riguardante lo scempio del suolo campano nell’attualissima vergogna ecologica nella Terra dei Fuochi.

Tralascio tutto il resto non perché sia poco interessante, anzi, è che altrimenti non potrei essere affatto breve e dovrei scrivere minimo altri due libri per parlare a modo mio degli altri capitoli del libro come:

- il cosidetto “Sistema camorra”

- le “Donne boss”

- il “Kalashnikov”

- l'impero economico legato al “Cemento”

- i rapporti della camorra in Gran Bretagna e nel resto d’Europa

Senza dimenticare Don Peppino Diana di Casal di Principe, uno dei rari sacerdoti che si sono espressi attivamente in opposizione al sistema camorristico e per questo venne assassinato brutalmente da degli ommemmerda.

La parte portuale è emblematica nella sua costante attività quotidiana dove attraverso non solo i container che quotidianamente entrano ed escono dal porto senza controllo effettivo su tutte le bolle d’accompagnamento vere o false che siano, ma anche sui vari carichi leciti ed illeciti che passano sotto il naso di chi dovrebbe controllare tutto ma non ci riesce che in minimissima parte e allora…? A che serve la guardia di Finanza? Le leggi ed i regolamenti? I tribunali ecc.?

Nella parte riguardante il mondo delle firme dell’alta moda i primi a chiudere entrambi gli occhi sul fenomeno dei capi contraffatti sono proprio gli industriali del settore poiché denunciando i fatti verrebbero a perdere tutti i contatti dai trasporti ai rivenditori finali autorizzati o meno a commerciare la grande firma, per cui perferiscono rimetterci nella concorrenza sleale ma continuare a fare affari miliardari in ogni caso perché il prodotto viene pubblicizzato poi da chi lo indossa pagandolo la metà o addirittura un terzo.

Veniamo a ciò che è successo e continua a succedere nella “Terra dei Fuochi”, a chi ha riempito le tasche il traffico di rifiuti mortali? Lo sappiamo tutti tranne chi dovrebbe contrastarlo.

Ecco, ciò che viene descrittto nel libro era già a conoscenza dei media e delle autorità istituzionali, allora mi chiedo perché in croce è stato messo proprio Lui?

Non auguro “Buona Pasqua” a nessuno tranne che a Roberto Saviano.

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