La Scandinavia è una regione che - musicalmente parlando - viene poco menzionata non solo nelle cronache di classifica, ma anche nella normale e consueta discussione critica sulle produzioni, nuove o vecchie, dello showbiz; l'Italia, in particolar modo, ebbra di rivoltanti tormentoni pseudo-latin, neanche sa dove infilarli 'sti benedetti nordici, portatori invece di uno sconfinato bagaglio sonoro, sperimentale e - perché no - alternativo.

Tralasciando l'eclettica Bjork, regina dei geyser islandesi, e pure gli evergreen Abba e Roxette, Svezia, Norvegia e Danimarca offrono all'ascoltatore un vero e proprio albero della cuccagna con bontà annesse e connesse. Nel bel mezzo di fiordi, ghiacci e foreste stregate, Baltico & soci sfornano elettronica di classe che nulla ha da invidiare ai colleghi inglesi e tedeschi, vantano un ambiente indie da leccarsi i baffi e possono persino far lustro di materiale pop-mainstream del tutto privo dell'artificiosità in continuo riflusso da Occidente (e anche da Oriente): oltre al già citato terzetto Bjork-Abba-Roxette (e scusatemi se ne ho dimenticato qualcun altro), ci sono la sbarazzina svedese Robyn (già conosciuta in Europa per il successo With Every Heartbeat e per alcune collaborazioni con artisti noti o quasi - esempio eclatante la band "I Blame Coco" della figlia di Sting) e il duo norvegese Röyksopp, cui la stessa Robyn è collaboratrice e debitrice di sonorità e influssi. Nati sul finire dei '90, Svein Berge e Torbjørn Brundtland hanno sfornato il primo album di inediti, Melody A.M. (contenente Poor Leno e Eple) nel 2001; l'ultimo, Senior, è del 2010. Eclettici, variegati, ispirati e complessi, i Röyksopp hanno fin dalla tenera età prediletto il genere elettronico, espandendolo tuttavia nei più reconditi ambiti e nelle più oscure retrovie. Ambient, lounge, chill out, chamber pop, trip hop, synthpop anni '80, trance e downtempo sono stati fusi in lavori di enorme caratura e ammirevole estro, inizialmente relegati alla sola strumentalità e poi flirtanti la vocalità e le calde voci delle/i colleghe/i scandinavi (e non). The Understanding, seconda creazione in studio datata 2005, si pone esattamente a metà strada fra l'arditezza e il coraggio instrumental del ricco debutto di Melody A.M. e il compromesso vocale e "commerciale" di Junior del 2009, disco in cui spicca il meraviglioso featuring con ricorrente Robyn in The Girl And The Robot.

Dentro alla corposa ricetta elettro-minimal dance/ambient di The Understanding sono incastonate varie perline di varia valenza. Fra queste brillano, in primis, Beautiful Day Without You, una sorta di melo-nostalgica traccia disco dance - chill out con forti richiami ai leggendari Pet Shop Boys, e l'altrettanto sentimentale Only This Moment, perfetto equilibrio minimal-house e ambient. Altresì godibili sono la criptico-oscura e sincopata 49 Percent, la ballada simil '80 ambient What Else Is There?, l'idillio fra artificio elettronico e naturalezza classica di Dead To The World, la nenia instrumental Triumphant, come pure la seconda virata synth-eighties alla PSBoys in Follow My Ruin.

Degno successore di Melody A.M. e arguto accordo fra sperimentazione, avanguardismo e "pop", The Understanding suona ancora oggi, in uno scenario sonoro praticamente zeppo di dj et similia, un disco del "sottosuolo", un piccolo scrigno underground confezionato in un ambiente che pare non dare troppo adito a tormentoni e robe varie, ma invece alla buona produzione dei buoni produttori. Che dire, fra le selve e il mercurio arresosi all'idea di alzarsi di pochissimi millimetri, la Scandinavia e il Baltico hanno tutte le carte in tavola per eleggere i successori di Bjork, Abba, Roxette & company e passare lo scettro aureo della qualità a una generazione degna e meritevole.

Röyksopp, The Understanding

Triumphant - Only This Moment - 49 Percent - Boys - Follow My Ruin - Beautiful Day Without You - What Else Is There? - Circuit Breaker - Alpha Male - Someone Like Me - Dead To The World.

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