Forse Godot non arriva perché lo si aspetta nei posti sbagliati.
Una stanza. Vuota.
Forse Godot non arriva perché lo si aspetta insieme ad altri.
Una persona. Sola.
Forse Godot non arriva perché lo si aspetta prostrati ai piedi dell’idea che ci si fa di lui.
Una sedia al centro della stanza.
E la sedia è spagliata, malferma, tarlata: lo scranno di un Re senza sudditi, di un Napoleone confinato a Sant’Elena, di un “Julius Caesar” relegato in quattro mura.
Arpeggi lo-fi di una chitarra scordata vagano per la sala seguendo il filo di un intimismo sconnesso, fragile e stralunata malinconia che non osa più aprire la finestra.
Come se ai salmi notturni di un Nick Drake mancasse l’altare di una Luna Rosa, come se al frullar d’ali di un Syd Barrett fosse negato il ristoro di boschetti psichedelici.
Attesa e assenza.
Un’attesa che si è scordata di essere tale e diventa l’ostinata fissità di una coscienza che osserva le crepe lungo i muri, l’eco di un solipsismo àtono. L' assenza di qualcosa o di qualcuno che non si è mai incontrato, un paradiso perduto vagamente evocato da morbide linee di violoncello, un personalissimo nume tutelare i cui tratti sono improvvisamente scarabocchiati dalla mano di spasmi elettrici.
Come se agli indolenti languori di un Dave Pajo fosse negata la morbidezza di un letto armonico sul quale adagiarsi, come se alle eccentriche impennate dei Gastr del Sol mancasse la guida sicura di un David Grubbs.
Godot non arriva, ma forse per Smog non è poi così importante.
Elenco tracce testi e samples
01 Strawberry Rash (03:07)
Meet strawberry rash
One on each cheek
Coins in the crack
Meet strawberry rash
It's the banquet of a starving girl (x2)
She's gonna swallow glass
Meet strawberry rash
Red eggs and brown apples
She's gonna swallow glass
Meet strawberry rash
Coins in (poison?) the crack
It's the banquet of the starving girl (x2)
She's gonna swallow glass
meet strawberry rash
Coins in the crack
And beggin' her to piss
11 Chosen One (03:12)
Oh whoa (x4) Well you're a wild horse On a collision course With the sun (repeat) I wanted to ride that wild horse Into the sun (repeat) But I no longer think that I'm your chosen one On no, I no longer think that I'm your chosen one Oh whoa (x2) Maybe it's best for you to ride Ride into the sun Because I no longer think that I'm your chosen one Oh no, I no longer think that I'm your chosen one Oh whoa (x4)
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Altre recensioni
Di eNJoy_mUSiC
Pochi artisti trasmettono in modo così genuino disagio, malinconia, oppressione, solitudine.
Bill Callahan, ossia Smog, coi suoni sa suggerire abilmente l’idea di una vita che piano piano scivola via, ma che non ha mai voluto essere vita davvero.