Uscito fra pochi clamori e una timida curiosità (almeno in Italia, discorso diverso per l'Inghilterra) al principio dell'estate, il primo disco dei Sons And Daughters, pur non rappresentando nulla di nuovo all'interno del panorama rock contemporaneo, si è rivelato essere un fresco e convincente debutto.
Il combo scozzese si muove su territori già battuti da altri (al sottoscritto il primo paragone diretto che viene in mente sono i Violent Femmes), ma con una verve rinnovata e un piglio frizzante e coinvolgente, senza scadere nel puro citazionismo. I Sons And Daughters suonano qualcosa a metà fra punk (come attitudine) e folk scozzese, spruzzato qua e là di noise leggero. Una miscela che, così esposta, può far storcere il naso a molti, essendo formula musicale non nuova e di sempre difficile coniugazione, visti i contrastanti elementi di cui è composta.
Ci riescono stranamente bene invece i Sons And Daughters, confezionando un lavoro breve e compatto (mezz'ora scarsa), e impreziosito da una bella voce femminile, chitarre taglienti e un apparato ritmico senza troppi fronzoli.

Come detto, su tutto il disco aleggia il fantasma dei Violent Femmes, a volte abbastanza manifesto come nel folk sostenuto di "Red Receiver", altre meno, come in "Monsters". Il resto non sarà tutta farina del loro sacco, ma i Sons And Daughters ce la mettono tutta a rielaborare le loro varie influenze musicali, infilando uno dietro l'altro brani brevi e trascinanti, molti dei quali possibili hit single. Prendete ad esempio "Taste The Last Girl": andamento indie-rock in 4/4, giro di chitarra semplice ma trascinante e chorus a due voci che si stampa subito in testa.
E ce ne sarebbero tanti altri, l'iniziale "Medicine" dalla ritmica "velvetiana", il frenetico stomp di "Hunt", il crescendo quasi noise di "Choked" o la morriconiana "Rama Lama".

Certo a volte la voce maschile sembra quella di Morrisey mentre il contraltare femminile si avvicina a PJ Harvey, ma l'effetto generale non è quello presumibile di una brodaglia riscaldata da gerontocomio, ma più quello di una minestra leggera con una buona dose di parmigiano sopra.

Carico i commenti... con calma