E' un flusso continuo quello degli Stereolab, non ci si può fermare a riflettere, capire quello che sta succedendo, soffermarsi sui dettagli. Bisogna solo rimanere incollati alla sedia (meglio se legati) ed ascoltare. di più


Gli inglesi, si sa, sono degli esteti. Dai tempi di “Sgt. Pepper” e “Dark Side Of The Moon”, le band albioniche hanno una specie di ossessione per la produzione impeccabile, per gli arrangiamenti stratificati, per la certosina arte di manipolare in studio ciò che viene suonato dal vivo. Forse è… di più


Possono essere - di fatto sono - eccelsi e terribilmente noiosi nel breve volgere di un cambio di traccia. di più


L'ultima trovata dei quel geniaccio di Tim Gane per introdurre novità nel progetto Stereolab sembra essere quella di rifarsi ad un estetica che chiamerò del collage. L'effetto ottenuto è invece quello del mosaico! Mi spiego meglio. Il collage accosta pezzi differenti, ritagli per ottenere una composizione mentre il mosaico … di più


Gli Stereolab ci riprovano. A fare delle antologie che non siano dei noiosi e prevedibili best-of. Dopo la raccolta di tutte le sessions live registrate presso gli studi della BBC uscita nel 2003 è la volta di un delizioso cofanetto formato da tre CD comprendente tutti gli EP realizzati dai nostr… di più


La marginalità al potere. Sembrerebbe questa la filosofia di vita dei Stereolab da vent'anni a questa parte. E io che adoro la marginalità non posso che essere d'accordo. Il loro tratto piu distintivo è lo stile delle loro copertine, sempre uguali, simili a quelle dei dischi che il venditore de… di più



1993 - I Stereolab si rivelano, si mettono a nudo, si mostrano ai raggi x. di più


Rumore, melodia, ripetizione. È interessante notare come nella ripetizione siano contemporaneamente presenti i germi della follia e quelli della piú rassicurante sanità mentale. Pensateci bene: da un lato la ripetizione aiuta a organizzare il caos dell'universo, è il Segno che riconosciamo e forse l'inizio stesso del linguaggio e del mondo de… di più


Tanta gavetta con gli iniziali EP sperimentali per poi riuscire a farsi conoscere dal pubblico. Cosa necessaria. Ma non perchè il successo sia fondamentale. di più









Interessanti indie post pop ecc...

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Deliziosi. E quando lei canta in francese mi manda in brodo di giuggiole.

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Una delle band più sottovalutate di sempre.

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un cocktail sonoro tra neu! e velvet underground catapultato negli anni '90. transient random disco imperdibile.

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Scoperti oggi hanno la mia simpatia.

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U.H.F - MFP

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