Ed eccolo: esce dalla baracca nel centro di Melbourne, cappellaccio in testa, stivali sozzi, una carabina carica. Lo stomaco di J.G. è in pace (ha appena cagato) ma cazzo, non la passeranno liscia.

E' tutta la notte che quei maledetti aborigeni tossicomani fanno baldoria a ritmo di jazz (??), mentre nel pentolone bolle qualche paesano. Cannibali. AHAHAHAH, se non la smettono li mangio vivi! Un paio di foglie dal mio orto segreto e: STEROID MAXIMUS!!!

BUM BUM BU-BUM BUM, i bonghi continuano imperterriti. Ma non solo: bidonazzi di lamiera schiantati tra loro, mentre le ballerine si masturbano avvinghiate a una pianta di caucciù. E ancora: che ci fanno quei dannatissimi psycho-fari in mezzo alla jungla? E' una discoteca per trogloditi microcefali!

Il vecchio cow-boy (vaccaro), peli di carota in testa, si incammina risoluto e omicida. Gli occhi strabuzzati, la mulattiera di cactus e sabbia rossa illuminata dalla luna piena. Ok, giunto al bivio per Ayer's Rock saltan fuori tre panzoni ubriachi in sella a canguri. BANG! BANG! BANG! Porca puttana: erano il sassofonista, il percussionista e il clarinettista della swing-band d'avanguardia cittadina! Ma soprattutto: da quando frequentano le orge indigene?

Un flash e non si sa come il vaccaro è legato al palo della tortura. Tutt'intorno totem infuocati crollano come pedine del domino. Quello che intonano i maledetti uomini di neanderthal è un rito voodoo feroce e metropolitano. Ma è tutto nelle mani dello sciamano dopato: l'orchestrina tribale è attillata e perfettamente a tempo.

E il ritmo. Il disco preferito di Toro Fumato (il guru del villaggio) è "Bitches Brew": lo mette a palla nel grammofono della nonna mentre i nipoti leccano rospi allucinogeni. Ma nello scaffale dei vinili c'è un po' di tutto: contamination baby!

Intanto la danza mortale è iniziata: scudisciate strappano brandelli di pelle all'avventuriero. E l'ensemble freejazz si inalbera in stacchi secchi e controtempi metallici, alternando divagazioni ambient post-industriali (ma preistoriche) a sarabande di mitragliate avanguardiste.

RAT-TAT-TAT-TAT-TAH!! Stop: a un cenno dello stregone la cerimonia si trasforma in una lugubre messinscena sexy dalle tinte noir, e i cyborg-scimpanzé dietro ai tamburi tacciono. Il vecchio pel-di-carota, in arte Foetus, in arte Manorexia, in arte Wiseblood, in arte Steroid Maximus, è morto con un sorriso sulle labbra.

Non lo troverete nei migliori negozi di dischi.

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