Ne ho lette tantissime su questo sito dei Beatles; ho letto che erano quattro musicisti mediocri, e che il loro successo è venuto dalla loro pubblicità; ho letto addirittura che non hanno mai composto un vero capolavoro: "A Day In The Life" è il capolavoro sopra altri 4-5 capolavori, non saprei seriamente come definirla. Che cos'è quella canzone? Boh. Moltissimi in questo sito però pensano che siano stati importanti, sì, ma più come fenomeno di costume (maledetto Scaraffone); ma tanto l'apertura orientale propria di George Harrison non ha anticipato di quanti, 20, 30 anni la scoperta dell'India e dell'Asia in generale, adesso anche dal punto di vista cinematografico; molti pensano che siano solo Pop; c'è addirittura chi dice che non abbiano influenzato nessuno, anche questo più che discutibile. Anzi no, una stronzata colossale. Mi basta dire che canzoni come "Arnold Layne", o "Ruby Tuesday" hanno un che di beatlesiano. Potrei anche dire che dalle loro intuizioni di psichedelia, che NON è psichedelia pura, abbiano fatto partire il filone prog-rock, perchè molte canzoni sono patinate da quel compiacimento e arrangiamento di sogno, proprio di "I Talk To The Wind". E dici poco.
E in effetti dei Beatles si può dire qualsiasi cosa, perchè è molto facile, più che per altri gruppi, sparlarne, per il semplice motivo che sono sulla bocca di tutti. E, attenzione, è il fatto che si PUO' dire qualsiasi cosa che è pericoloso, perchè dà il via a reazioni a catena immotivate e incontrollabili, a volte da tagliarsi le vene. Ma mi fa incazzare appunto che sia stato messo in moto una sorta di revisionismo sui Beatles; loro, che hanno incubato e cullato ogni embrione di genere musicale possibile, reso in una forma canzone orecchiabile, e per questo ancora più da stimare. Anche i Pink Floyd erano terribilmente orecchiabili; anche "The Piper At The Gates Of Dawn", disco che adoro, è terribilmente orecchiabile, ma nessuno sparla di quello. E non venite a dirmi "No, The Piper è un'altra cosa..." e pippe del genere. Non ci credo.
Ma che cos'è Sgt. Pepper? Un concept album, non credo. Un'opera rock? Forse qualcosa di più. E' un'opera perchè è il disco più variegato che abbia mai sentito. E' come andare a teatro e vedere 4 tipi vestiti strani, che fanno cose strane cantando musica naturale, umana. Il problema è che non è rock. Se non nei due brani "Sgt. Pepper's Lonely Heart's Club Band" e in seguito la reprise. Il primo brano è un avvertimento: "Attenzione, state per ascoltare e vedere le peripezie che capitano al Sergente Pepe e alla sua banda di cuori solitari". E puoi aspettarti, e devi aspettarti di tutto. L'eclettismo dei Beatles è qualcosa di ineccepibile. "She's Leaving Home" sembra un pezzo di musica classica riadattata al XIX secolo: silenzio, sta parlando la musica, il testo aggiunge dei particolari, niente più. La canzone dopo potrebbe essere qualsiasi cosa: si passa dalla malinconia alla burla, alla musica da vaudeville (ascoltate "The Kinks Are The Village Green Preservation Society") con "Being For The Benefit Of Mr. Kite", certo, non un capolavoro, ma è una dolce sorpresa. Il fatto è che nella musica dei Beatles io ci vedo qualsiasi cosa, passare dalla nenia protopsichedelica di "Lucy In The Sky With Diamond" alle forti cadenze di "Getting Better" possiede un qualcosa di magico.
C'è qualcosa di magico nell'intervallo nella pausa tra le canzoni, c'è qualcosa di magico nell'attacco tra la prima e la seconda traccia (mumble mumble, cosa mi ricorda? Ah sì, la continuità dei dischi dei Pink Floyd). Un piccolo appunto, Paul ha compiuto quest'anno 64 anni, e impazzito lo sembra seriamente a vederlo, strano che proprio lui abbia creato un piccolo capolavoro di 2° mano come "Lovely Rita", camminando quasi in punta di piedi. E poi, per concludere, "A Day In The Life". Non c'è niente da dire su questa canzone, ogni volta che la sento è una strana sensazione. L'unico appunto che voglio fare è che i 4 hanno deciso di far suonare dalla nota più alta a quella più bassa circa un centinaio di archi, roba da impazzire.
Boh. Dite voi.
Carico i commenti... con calma