Sulla scia del successo ottenuto con il magnifico album di esordio, i Doors ritornano in studio al fine di registrare nuove canzoni e dar vita a nuova musica. La band aveva acquistato una certa fama nel panorama musicale del rock psichedelico, la gente acclamava i Doors e addirittura hanno fatto da gruppo spalla agli Who. Il movimento hippie è in pieno sviluppo, Jim Morrison, leader della band è un consumatore di LSD e questo lo porta molte volte a stare male sul palco. Il successo acquisito con "The Doors" (1967) piace a Jim, il quale apprezza di essere al centro dell'attenzione, si nutre dell'acclamazione dei fans e gli altri membri della band non soffrono dell'egocentricità del leader e la forte acclamazione dei fans nei suoi confronti.

Il secondo album dei Doors, "Strange Days", pubblicato alla fine del 1967, si mostra differente rispetto al predecessore. L'atmosfera è più struggente, c'è malinconia e si sente, nella voce di Jim e nel suonare degli strumenti dei musicisti. La chitarra con slide di Robby Krieger dà alla musica un effetto magico, crea un alone di mistero, aiutato dalle tastiere psichedeliche di Ray Manzarek. John Densmore rappresenta alla perfezione il batterista ideale, la sua ritmica è fondamentale. Non essendoci il bassista, Ray Manzarek suona un Rhodes Piano Bass, con la mano sinistra, in contemporanea al suonare delle tastiere. Inoltre la tecnica di John Densmore alla batteria è tale che il suono risulti più compatto. Le tastiere allietano l'ascoltatore in pezzi come la title-track, "Strange Days", e "Unhappy girl". La chitarra prevale in "Love me two times" e "People are strange", due brani molto famosi nel repertorio dei Doors.

Particolarmente significativi sono i testi delle canzoni, scritti da Jim, a volte possono sembrare banali ma non lo sono affatto. Jim è un poeta del rock, maledetto, un autore solitario che legge libri di Blake e scrive poesie su poesie, canzoni su canzoni. Nell'album è presente una canzone che risale al 1965, "Moonlight drive", un brano che era stato in precedenza scartato dalla lista per le canzoni da inserire in "The Doors" (1967), ma ripescato: "Moonlight drive" è il primo pezzo che giunge alle orecchie di Ray Manzarek e che fa nascere in lui e in Jim l'idea di formare una band. Notevole, struggente e piena di significato è la meravigliosa serrafila, "When the music's over", dichiarazione d'amore da parte di Jim verso la musica (la musica è l'unica tua amica fino alla fine).

Un album molto originale, inferiore sicuramente a The Doors, ma pieno di sentimento e di senso di estraniamento dalla realtà.

Il 9 ci sta tutto.

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