Trio doom metal di Indianapolis guidato da Karl Simon (chitarra e voce), noto per un doom lento, acido e psichedelico; nelle recensioni emerge la presenza di vari cambi di batterista (Chuck Brown, Chris Gordon, Bob Fouts, Clyde Paradis) e una forte matrice influenzata da Candlemass, Cirith Ungol, Manilla Road e My Dying Bride.

Album citati nelle recensioni: The Awakening (2004, Final Chapter), The Wretch (2011, distribuito da Rise Above). Lineup ricorrente: Karl Simon (voce e chitarra), Jason McCash (basso); diversi batteristi nel corso degli anni.

The Gates of Slumber sono presentati nelle recensioni di DeBaser come un trio doom americano di Indianapolis guidato da Karl Simon. Lo stile è doom lento, acido e talvolta psichedelico, con influenze citate come Candlemass, Cirith Ungol, Manilla Road e My Dying Bride. I recensori lodano la coerenza stilistica e l'impatto sonoro dei dischi, pur rilevando qualche ripetitività nei riff. Album frequentemente discussi: The Awakening, Suffer No Guilt, Hymns of Blood and Thunder, The Wretch e Conqueror.

Per: Appassionati di doom metal, lettori di DeBaser e chi cerca dischi dal sapore retrò e psichedelico.

 "The Wretch" è un'oasi di metallo rovente, lava e alcool. In esso non troverete nè refrigerio, nè speranza.

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 Per i The gates of slumber è il tutto che ormai è marcio, sfaldato sotto la stessa violenza dell'animale uomo, con le sue convinzioni, le sue guerre personali, le sue religioni...

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