Terza fatica per gli HORRORS, "Skying" giunge a due anni di distanza da "Primary Colours" disco che aveva allontanato la band dalle atmosfere garage-punk con tinte 'noir' dell'esordio "Strange House", facendoli approdare a un sound meno grezzo e più contemplativo vicino ad atmosfere 'shoegaze'; oggi gli HORRORS segnano un'ulteriore evoluzione nel loro sound complesso e articolato, abbracciando stili e svariate direzioni musicali che attingono agli anni 80 ma senza dimenticare la lezione di molte band alternative del decennio successivo.

Racchiuso in una bellissima copertina in stile 4AD e pubblicato da XL Recordings, etichetta in pieno fervore creativo e commerciale grazie ad artisti come Adele, Radiohead, Vampire Weekend, Friendly Fires e Sigur Ròs (questi ultimi recente acquisto della label soffiato alla major Emi), "Skying" sfodera ben dieci canzoni vicine alla perfezione musicale in una sequenza efficace e di impatto a dir poco unico, rivelando una tutt'altro che trascurabile versatilità rarissima da trovare in produzioni di artisti contemporanei. Forse solo gli Arcade Fire di "The Suburbs" ci sono riusciti in tempi recenti.

Gli Horrors vanno quasi oltre. E il trittico iniziale "Changing The Rain", "You Said" e "I Can See Through You", che cita indistintamente i My Bloody Valentine come i Psychedelic Furs dei primissimi album senza trascurare lezioni di kraut-rock riportate sulle scene dagli ottimi Engineers di "Three Fact Fader" di recente, non può non lasciare in uno stato di "orgasmo auditivo" l'attento ascoltatore. Due piccoli gioielli psichedelici "Endless Blue" e "Dive In" aprono la strada a quel singolo magnifico e inarrivabile che è "Still Life": un vero mantra shoegaze col suo andamento oscillante tra suggestivi tappeti di tastiere, effetti feedback, battierie elettroniche e un cantato in bilico tra un Jim Morrison più educato e un Ian McCulloch reduce da un incontro con alieni. "Wild Eyed" e "Moving Further Away" proseguono l'ottimo percorso in direzioni elettropop macchiate di rock teutonico e divagazioni psichedeliche nuovamente prossime al noise-rock di My Bloody Valentine, Engineers e anche Can e Kraftwerk. Chiudono "Monica Gems", visionaria e allucinata sorta di piccolo tributo al passato del primo album d'esordio, e "Oceans Burning" un quasi omaggio ai Pink Floyd era "The Dark Side Of The Moon".

In definitiva "Skying" è una summa di variopinte influenze musicali che coprono tre decadi di musica senza essere un disco fastidiosamente derivativo ma nemmeno eccessivamente pretenzioso e autoreferenziale. Non poco per Faris Badwan ragazzo di appena 25 anni e leader di questa ottima band inglese che ha anche alle spalle un altro notevole 'side-project' chiamato Cat's Eyes assieme a Rachel Zeffira, soprano e polistrumentista italo-canadese autore di un album omonimo uscito appena due mesi fa.

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