The Killers
Sam's Town

E' la mia prima recensione, non la prima in assoluto, solo per questo sito, ed ho scelto di recensire un album che in Italia ha avuto (ingiustamente) poca rilevanza, mentre è stato incensato dalla critica d'oltreoceano; si tratta di "Sam's Town", opera seconda dei The Killers, che tornano dopo due anni di distanza dall'esordio di "Hot Fuss" datato 2004.

Ascoltando "Hot Fuss" e la bellissima "Somebody Told Me" avevo come la sensazione che fossero un ottimo grupp, per questo ho ascoltato attentamente tutto il loro primo album, ma rimasi un po' stupito, in negativo, del risultato finale; l'album sapeva come di incompiuto, si vedevano le potenzialità, si percepivano, ma non si riuscivano ad apprezzare del tutto dall'album; mi dissi: "andrà meglio al secondo tentativo".

E così è stato, "Sam's Town" è un album finalmente completo e compiuto, stupendo sia dal punto di vista sonoro che dei testi; arrangiamenti monumentali rendono quasi un'opera il tutto, senza mai cadere nello stucchevole, una sorta di concept album che è l'ideale prosecuzione di "Hot Fuss", senza per questo esserne una copia. Non ci sono cadute dalla prima alla tredicesima canzone, è un viaggio musicale ricco, sono aumentati rispetto al primo album i riff di chitarra e le tastiere in stile 80's la fanno ancora da protagonista, ma la miscela con le chitarre è molto più fluida e lineare.

La bellissima title track "Sam's Town" ne è un esempio lampante, riff di tastiere e chitarre tali da rendere il tutto perfetto, ricchi arrangiamenti e un finale a dir poco teatrale chiudono una canzone ricchissima e potente. Si prosegue con un pezzo brevissimo, "Interlude", che con "Exitlude" (stesso pezzo ripreso, ma in una verisione più lunga) aprono e chiudono immaginariamente l'album.

Il primo singolo lo troviamo alla numero 3,"When You Were Young" , una canzone spettacolare ed esplosiva (e poi diciamocelo, non tutti possono permettersi Tim Burton alla regia del videoclip); una piccola perla sta alla numero 4 "Bling (Confession Of A King)", una canzone che cresce piano piano, con un giro di basso suadente e allo stesso tempo deciso (ma il basso è una componente essenziale di tutte le canzoni, merito per la bravura al bassista della band), la voce di Brandon Flowers che raggiunge nel finale un pathos incredibile insieme alla musica che ancora una volta sfocia nella teatralità.

Scorrono buone ma le tracce 5 e 6, "For Reason Unknow" e "Read My Mind", non si urla al miracolo ma sono pezzi pop/rock, soprattutto la traccia 6 di pregevole fattura, alla traccia 7 "Uncle Johnny" potrebbe rivelarsi la traccia forse più debole dell'album, ma quel riff ipnotico di chitarra che accompagna tutta la canzone, lascia in bocca quel non so che di curiosità che ti spinge a riascoltare e ad apprezzare la canzone, qua siamo molto vicini all'alternative rock made in Britain, ma con un tocco di legerezza che non guasta.

Il secondo singolo "Bones" è alla numero 8, anche qua si mantiene il classico stile the Killers con tastiere e chitarre che si sposano perfettamente, con in più una componente di trombe che rendono un pò retrò la canzone, ma estremamente affascinante. Nella parte finale l'album offre ancora due perle di rara bravura come la potente "This River Is Wild" e "Why Do I Keep Counting?", due canzoni molto diverse fra loro che confermano la bravura del gruppo a non ripetersi e a non entrare in clichè chda cui molti gruppi non riescono più a scappare; in "Why Do I keep Counting" la presenza vocale di Flowers è al suo apice, la canzone cambia melodia 3 volte fino ad arrivare al maestoso finale. La bonus track è quasi un esperimento più cupo delle precedenti canzoni, anche qua predomina il basso fino all'esplosione delle chitarre nel finale.

Bè che dire io do le 5 stelline a quest'album, non ua caduta, mai noioso o ripetitivo, sempre efficace in ogni melodia, e la consapevolezza di ascoltare un gruppo che ha un suo stile, seppur derivato da più influenze, ma pur sempre stile.

Non resta che attendere la loro terza prova, per capire se sono adatti a entrare nel'olimpo dei più grandi o no... io ci vedo buone chance.