Da mesi non scrivo una recensione sul Deb; troppi problemi (i soliti legati alla mia ansia) mi hanno come bloccato.

Ieri è uscito il nuovo omonimo lavoro dei The Mars Volta dopo dieci anni di silenzio; band che ho venerato, amato alla follia nelle scorse decadi. Mai potrò dimenticare il loro concerto all'Alcatraz di Milano nei primi mesi del 2007: tre ore e mezza di "Musica totale" libera, selvaggia, senza limiti e schemi. Con la prima vera pausa che i nostri effettuarono dopo quasi due ore di orgia sonora, di sballo cognitivo, jammando tra un brano e l'altro, prolungando strumentalmente i singoli pezzi. Dei giganti a tutti gli effetti!

Non ho resistito, mi sono concesso un unico ascolto...anzi sono ancora "intrappollato" negli ultimi minuti del disco. Perchè mi hanno subito conquistato, mandandomi in orbita, dimenticando tutte le paranoie del momento...

Queste allora sono le primissime impressioni, a caldo, senza troppo pensarci.

Dimentichiamoci la dinamite, l'irruenza prepotente dei primi lavori. Qui siamo molto più vicini ad un elegantissimo Pop-Prog (non bellissima come definizione ma ci sta) di lucente e fulgida bellezza. Sono cresciuti e si sente.

Dimentichiamoci canzoni chilometriche, prossime, se non oltre, ai dieci minuti di durata. Nel nuovo disco sono presenti 14 brani per nemmeno tre quarti d'ora di durata. Soltanto un paio di brani superano i 4 minuti.

Produce Omar Rodriguez-Lopez, che per questa volta mette da parte la sua funambolica e onnipresente chitarra, optando per suoni più avvolgenti, impalpabili, languidi, morbidi.

Poche, pochissime le sfuriate, comunque sempre controllate e disciplinate, come avviene in No Gas Gain per adesso il momento che più mi ha preso bene, con la chitarra di Omar che corre parallela al cantato di Cedric.

Ed è la voce di Cedric Bixler-Zavala a dominare completamente la scena dell'intero lavoro. Una voce acutissima, che si spinge avanti ed oltre, che cattura con la sua adamantina bellezza.

Che altro dire? Sono alla fine del disco e della recensione.

Ascoltato sul tubo e già ordinato da mia figlia su Amazon per avere tra pochi giorni il CD tra le mie mani. Riascoltandolo, riascoltandolo, riascoltandolo.

Disco del 2022? Insieme all'EP dei "Praimus" credo di si!

Ad Maiora.

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