IL FIGLIOL PRODIGO.

Liam Howlett dice: "C'è voluto tantissimo tempo perché riuscissi a lavorare su questo album...avevo una sorta di blocco dell'artista. Avevo sempre lavorato nella stessa stanza per anni, in pratica ero imprigionato là dentro. Poi ho comprato il programma "Reason" e ho capito come uscirne. Così è nato "Always Outnumebered, Never Outgunned" (da FREEQUENCY febbraio 2006).

Occazzo, penso mentre leggo questo slalom gigante di stronzate comodamente seduto sulla mia poltroncina ikea in terrazzo, se questi sono i risultati questo è meglio che 'sto coglione se ne ritorni in quel cazzo di stanza.
"Punny, c'è pronto il tacchino" fa mia moglie mentre la sfanculo di brutto: lei sa che quando c'è in ballo musica di merda o dischetti vomitevoli non mi deve rompere i coglioni con le sue smancerie da disperate houswuaif. Mi alzo, mi tolgo gli occhialetti, scaravento il piatto giù dal 2° piano, spingo di lato la moglie che mi si para in ginocchio davanti all'armadio.
"Ma Punny, il piatto si fredda... ti preego"
"Spostati e non rompere, mangerò dopo... ora devo andare a sistemare una cosetta..."
Mentre mi metto la tuta da punitore e tiro fuori il borsone con l'arsenale, la donna mi si appiccica ai piedi implorandomi "Punnyyy ti prego, non te lo chiede nessuno e nessuno vuole che fai questo... prendi solo critiche e minacce e nemmeno ti pagano... finiscila con questa mania di dover massacrare tutt...". La stronza non riesce nemmeno a completare la frase che i due incisivi sono andati a infilarsi tra due scanalature di gomma dei miei anfibi. Le mogli, puah! In un modo o nell'altro sono sempre lì a romperci il cazzo.

Arrivo nel mio studio ed entro sparato nella macchina del tempo. (Ma come, la macchina del tempo? Diranno i soliti preciselli... E STI CAZZI LA MACCHINA DEL TEMPO! Son qui che mi invento tutto di sana pianta senza chiedere niente a nessuno e devo farmi degli scrupoli di logica, veridicità e coerenza?!)

Tempo tre peti e mi ritrovo nel 2003 alla ricerca della "pecorella smarrita" o se vogliamo del "figliol prodigo" da recuperare.

Toh guarda, casualmente sono a Londra e mi trovo proprio davanti all'ingresso della stanza di quel mezzo tossico di Liam. Salgo le mie scale a falcate di 4 alla volta. Il portiere cerca di fermarmi alzando il dito col suo "Pardòn" ma il dito glielo trancio di netto con la tenaglia del 10 che tengo sempre sotto l'impermeabile per casi urgenti o quando sono di fretta e non voglio discutere.

Di fronte alla stanza 907 vedo il cartellino "Please do not disturb".
Apro il saccone ed estraggo la mia moto sega Black & Decker modello Deep Forest che per questi lavoretti non mi delude mai.
Infatti si accende al primo colpo e slabro la porta con un colpo ben serrato della macchina trita cose sollevando un troiajo di schegge, trucioli, polveri ed escrescenze di varia natura. Liam è lì, mezzo nudo, tra piste di coca, colle e acidi inclassificabili che mi guarda con gli occhi inPantanati, Gli resta solo il fiato di far uscire un "U ar iu?" debole e pestilenziale.

Su un tavolino marcato Harrods vedo quel cazzo di "Reason", un apparecchio del cazzo che è riuscito a far fare un cazzo di disco come questo a uno che solo 7 anni prima ci aveva dato "The Fat of the Land" o l'altro ancora "Music for the Jited Generation". Notevoli nella loro possente genialità, altro che 'STAMMERDA senza un briciolo d'idea!
Cazzo.
Porcaccia troia, prendo 'sto rison e lo fracasso a terra saltandoci su con tutti i miei 100 kg e riducendo quella scrofa tecnologica a una poltiglia informe di transistor, filamenti e proto-diarrea.
"Uai?!" mi fa il deficiente immobile con la pipetta di crack mezza arpionata alle labbra.
Gli prendo la faccia e gliela accosto alla sega elettrica ancora in movimento, posata momentaneamente a terra.
"'ffanculo... i 'UAI li passi tu, stronzo drogato impasticcone... invece di fare questa cagata di disco, senza qualità, senza un riff, senza un suono fiko, senza un senso... non era meglio richiamare quegli altri due cazzoni e METTERSI A LAVORARE SUL SERIO?! Cazzo, avete fatto i miliardi con 2 soli dischi e invece di ringraziare me e tutti i milioni di persone che hanno creduto nel vostro lavoro che hai fatto... eh? Te ne esci con un disco così inutile da disco club trendajolo che non si riesce nemmeno a finire di ascoltare una volta, DICO UNA da quanto fa schifo?!"
Il tipo comincia a piagnucolare come un poppante e chiaramente non capisce i miei discorsi (in primis perchè nel 2003 il disco deve ancora pubblicarlo e per secondis, perché non capisce un cazzo di italiano come il 99% degli inglesi!).

Trasformato il cazzo di rison in brodo primordiale estraggo dal borsone il mio saldatore a turbo compressione e àncoro lo scavezzacollo al tavolino davanti a un cazzo di Packard Bell Easy Note R4635, saldandogli le caviglie e il torace direttamente al tavolino tra urla e pianti, in un groviglio di carne e ferro da far eiaculare David Cronenberg all'istante.
"Ai chent ius it" dice in lacrime ma lo zittisco con uno sputo tsunamico: "Fa come cazzo ti pare, usa un basso, un Bontempi, usa 'na penna, fa con la bocca...insomma, fa come facevi prima con gli altri due ma se adesso non mi sforni fuori un disco all'altezza degli altri due, ritorno al passato e ti fondo lo scroto come le palle di Giò Pomodoro" e brandisco il saldatore fumante a mo' di indice inquisitorio.

Uscendo saldo la porta con delle sbarre di acciaio appoggiate nel giro scala. Lascio giusto una fessura per il cibo e sti cazzi. Saluto il portiere tutto intento con nastro adesivo a riattaccarsi il dito in un lago carminio e me ne vò.
Passeggio per Londra e leggo di straforo i giornali musicali del 2003: sono al lavoro i White Stripes, Eric Clapton, Elton John, i New Order... avabbè, chiudo e prendo a morsi la lingua per sedare i conati di vomito sulla riva del Tamigi.

Riprendo la macchina del tempo e mi ritrovo nel 1995. Cazzo, il Punny ha sbagliato, diranno i miei piccoli detrattori e invece no, testine di ciuco che non siete altro: ho scelto apposta il 1995! Da lì a un anno mi sarei sposato con la tipa che conosco da qualche mese. Quelle si che erano trombate!! La regola dei primi cinque dischi si applica benissimo anche ai primi 5 anni di matrimonio: i primi 5 anni c'è amore, urgenza espressiva, arte poi diventa artigianato, mestiere e il più delle volte noia!
Nel caso dei Prodigy poi, i dischi si potevano benissimo fermare a tre...

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