La mutazione ha costantemente caratterizzato il lavoro musicale di The Provenance e anche in occasione della pubblicazione del loro quarto lavoro esteso (il primo per la Peaceville, dopo che i precedenti avevano visto la luce per la nostrana Scarlet) tale caratteristica viene confermata e ulteriormente sottolineata, non solo nelle intenzioni, ma soprattutto nelle scelte operate dalla formazione svedese. Se in passato potevano ancora essere individuati legami specifici con un genere come il death metal (sebbene intriso di ricostruzioni gotiche e psichedeliche, oltre che con un feeling seventies), adesso la situazione si è fatta meno identificabile. Il che non è fattore inedito per la band, visto che hanno sempre optato per l'intersezione di differenti elementi stilistici, però se in passato gli abbinamenti non erano sorretti da una adeguata abilità creativa, con "Red Flags", The Provenance evidenziano un arricchimento delle proprie capacità di musicisti, magari a discapito di una certa "pesantezza" sonora e in favore di un appeal pop/melodico che taglia per intero il disco e che induce a parlare di forma canzone per la totalità dei brani. Ci si ritrova quindi al cospetto di rock indipendente (o alternativo, come veniva inteso nei primi anni '90), progressive metal, dark ipnotico e pure qualche soluzione al limitare del jazz. Volendo riassumere il tutto facendo riferimento a nomi che potrebbero concorrere a definire meglio il confine entro cui collocare il gruppo, potremmo citare Madder Mortem, Katatonia, The Gathering, Opeth, Anathema e The 3rd And The Mortal. L'impressione, però, è che non sia ancora questa la loro identità pienamente compiuta.

Elenco tracce e video

01   At the Barricades (04:48)

02   Crash Course (04:09)

03   Thanks to You (04:20)

04   Second and Last but Not Always (04:10)

05   Revelling Masses (04:21)

06   Leave-Takings (05:02)

07   The Cost (04:10)

08   Deadened (06:43)

09   One Warning (04:52)

10   Settle Soon (05:13)

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Altre recensioni

Di  lovelorn

 La loro musica è puro cinismo fatto di colante liquido nero, talmente opaco da non lasciare intravedere la minima speranza e circondarci delle più totale negatività.

 Red Flags richiede molteplici ed accurati ascolti, non può essere di certo liquidato con un approccio minimale.