Il 1968 che anno, che epoca! I Rolling Stones ci danno in pasto uno dei lavori migliori : Beggars Banquet, "il banchetto dei poveri” ? Ma quali poveri ? Loro no di sicuro.
Appaiono all’interno che si strafogano di cibi, spaparanzati su panche e divani, il tavolo imbandito di piatti e liquori, un banjo fa capolino.. Sentite, i Rolling Stones sono l’emblema della strafottenza e della ribellione, chissà, forse anche oggi, scontrandosi con una vecchiaia imminente che quasi non può far nulla per l’energia e la voglia di vivere di questi.
La copertina doveva essere quella raffigurante un cesso malridotto, e il muro dietro con scritte di tutti i tipi che spesso troviamo nei cessi pubblici o vi ricordate nei cessi scolastici ? Ci sono: la carta igienica (ma che colore ha ?), simboli di pace, invocazioni all’amore, alla donna.. Ai tempi fu censurata e sostituita con una inutile ma forse azzeccata, per certi versi, cover tutta beige con soltanto il nome del disco, in caratteri eleganti, tipo da biglietto nuziale.
Fortunatamente la prima copertina è ritornata con le ristampe successive. "Sympathy For The Devil" ebbe quasi la stessa sorte per via dei suoi contenuti espliciti. Provocante e bizzarra nel suo incedere quasi tribale con le sfuriate di keith richards, è un punto molto importante nella carriera dei rolling stones, ma non solo: mick jagger si presenta come il diavolo e racconta con orgoglio le sue fattezze nel corso dei secoli. Roba alternativa, roba che fece rizzare il mondo, roba che li definì satanici, roba che sa di rivoluzione, non nei confronti della religione o cose del genere, ma contro un sistema perbene e perfettino che logicamente si sarebbe alterato.
La musica cominciò forse anche grazie a loro a caricarsi di testi più spinti, nel bene e nel male. Ecco cosa appare oltre la tela dello spettacolo “Beggars Banquet”: brani folk e country, “Dear Doctor” (che simpatica!) e la bellissima “Factory Girl” (mamma mia che sensazioni!), le cadenze blues di “Parachute Woman”, “Parachute woman, land on me tonight”, e di “Prodigal Son” (cover di Wilkins), la ballata nostalgica “No Expectations”.
Resteranno immortali, invece, le armonie della slide guitar di un capolavoro come “Jigsaw Puzzle”, il canto rabbioso di Mick nella famosa “Street Fighting Man” (me lo vedo già muoversi sul palco con le sue famose mosse..), il puro rock and roll di “Stray Cat Blues” (mi vedo adesso sfrecciare sulla mia macchinina in un sabato sera immaginario..) ed infine, intensa come non mai, "Salt of the earth", cantata da Keith e poi da Mick, (sembra che il sabato sia finito ma nulla è perduto..) termina con un coro gospel ed un’incessante pianoforte.
Un grande lavoro che, in queste ultime canzoni e nella iniziale "Sympathy For The Devil", non sembra essere invecchiato per niente e anzi con le ristampe rimasterizzate in digitale ha acquistato un suono più cristallino e profondo.
Per la storia, i Rolling Stones dovranno poi affrontare la morte (voluta o meno, è un mistero) di Brian Jones, il secondo chitarrista del gruppo, l’uscita di "Let It Bleed" (69), gli anni 70 fra grandi dischi e qualche accenno di crisi.. il resto non m’interessa, non sono un loro fan, non li amo, però l’importanza di certi lavori, penso di poterla capire.
"Beggars Banquet" è uno di quelli. Penso..
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