Chissà che fine ha fatto quel dirigente della Decca che ha deciso di escludere dalla versione UK dell’album recensito la prima hit degli Stones, quella “(I Can't Get No) Satisfaction” che da poco ha compiuto 60 anni. E, soprattutto, cosa resta oggi del terzo lavoro (quarto negli USA) della band immortale al netto di quella hit senza tempo? La critica nel corso degli anni ha sempre valutato “Out Of Our Heads” un album inferiore rispetto ai primi due omonimi dei Rolling Stones (sempre rispettando la cronologia delle pubblicazioni UK), imputandogli la scelta errata di alcune cover e, soprattutto, la poca consistenza dei quattro brani originali. Del resto dopo solo 7 mesi pubblicheranno “Aftermath” e tutto quanto suonato e scritto fino allora perderà importanza di colpo. Anche se, a dirla tutta, nella versione UK del primo capolavoro a 33 giri delle pietre rotolanti non sarà presente “Paint It Black,” il che mi fa pensare che se quel dirigente si era salvato per la prima cazzata, dopo questa lo avranno quanto minimo asfaltato e piumato!

Pubblicato il 6 settembre 1965 “Out Of Our Heads” mostra tutti i limiti e tutti i pregi di un album partorito in un periodo di grande fermento. La prima “British invasion” avviata dai Beatles era in pieno svolgimento con band britanniche come Yardbirds, Kinks, Animals e Rolling Stones che utilizzavano l'Ed Sullivan Show quale cavallo di Troia per conquistare la Billboard 200. E se i mocciosi britannici, chi più chi meno, avevano attinto a piene mani dal repertorio Blues e Soul e dal Rock & Roll di Chuck Berry, Little Richard e Bo Diddley, a loro volta furono seminali per il nascente movimento USA del Garage Rock. Certo, gli Yardbirds (di Jeff Beck) e i Kinks avranno avuto maggiore impatto sulle band garage per il massiccio uso di fuzztone e feedback, ma lo stile canoro è preso a piene mani dall’approccio vocale sprezzante e arrogante di Mick Jagger, per non dire dell’immagine di cattivi ragazzi degli Stones. Ma c’è una cosa che distingue gli Stones dalle band garage: l’abilità ritmica. Quella macchina da guerra che erano Bill Wyman e Charlie Watts noti per la loro solida base R&B e con un livello di capacità tecnica non sempre presente nelle band garage tanto che, a loro volta, saranno d’ispirazione per le derive più istintive e aggressive dell’universo Rock (dal Punk al Grunge).

Ma lasciamo perdere il fil rouge che collega il sartiame della nave del Rock e torniamo alla metà dei sixty, precisamente al 10 e 11 giugno del 1964 quando la band si trovava al 2120 di South Michigan Avenue in Chicago. All’epoca Mick sognava di cantare come Muddy Waters, Keith sognava di suonare come Chuck Berry e Brian anelava a divenire … Brian Jones! Tipetto precoce - a vent'anni aveva già avuto tre figli da tre ragazze diverse e a 17 anni era stato cacciato di casa per aver disonorato la famiglia - all’epoca è il vero leader del gruppo. Ne è stato il cofondatore, gli ha dato il nome ed ha avuto un ruolo determinante nel plasmarne il sound iniziale determinante per il successo dei primi Stones. Prima che trovassero un manager era lui a chiamare i locali per trovare un buon ingaggio ed era soprattutto lui a dialogare brillantemente con i media presentandosi come il membro più piacevole ed eloquente della band. I tre ragazzi, anche se no lo sanno, stanno per entrare non solo ai Chess Studio ma nella storia del Rock.

La visita a Chicago fu un evento fondamentale per l’intera band alla ricerca di rendere su disco il suono che avevano dal vivo, quel tipo di ruvidezza mischiata al groove del funky unito alla potenza. Tutto ciò nacque magicamente grazie alle peculiarità degli studi della Chess dove si poteva suonare ad alto volume e con un particolare riverbero. In realtà solo tre brani furono registrati a Chicago: “Mercy Mercy”, “That's How Strong My Love Is “e “The Under Assistant West Coast Promotion Man”, mentre il restante materiale fu inciso tra Los Angeles e Londra, ma quelle sessioni avevano dato fiducia alla band. Bill Wyman racconta che davanti agli studi della Chess Records trovarono Muddy Waters in persona che li aiutò a portare le chitarre dentro e Chuck Berry si intrufolò addirittura in sala e si fermò a chiacchierare di amplificatori e altre amenità addirittura lodando il suono della band.

La fiducia nei propri mezzi, che sfocia in un suono personale e riconoscibile, caratterizza più di tutto questa incisione. Improvvisamente non più una cover band ma i Rolling Stones con quel suono di chitarra fuzzy, gioioso e sguaiato, batteria e basso alimentati dall'R&B e il sogghigno pieno di personalità, dolce e sgradevole allo stesso tempo, del canto di Jagger. Inoltre, se nelle cover il disco si ispira ai precedenti due album e si basa sulla loro reputazione di band con animo radicato nel Blues e nel Soul, con gli inediti introducono nuovi argomenti nei testi. Le penne sono quelle di Jagger e Richards perché, anche se Jones è il geniale polistrumentista che suona la chitarra, sia elettrica sia acustica (in “Good Times” e “I Can't Get No Satisfaction") l’organo, il piano e l’armonica (in “The Under Assistant West Coast Promotion Man” e "One More Try"), gli manca la fiducia in sé stesso per scrivere canzoni. In più il manager della band, Andrew Loog Oldham, incoraggia Jagger e Richards a scrivere seguendo lo stile collaborativo di Lennon e McCartney. E dalla tracotanza dei Glimmer Twins nascono testi in netta contrapposizione agli standard Blues o Soul, dove il protagonista è o un corteggiatore che implora la sua amata di avere pietà di lui (“Mercy Mercy”) o uno sfigato che con autoironia racconta le sue numerose difficoltà nel conquistare la sfuggente, e forse non eccessivamente interessata, donna dei suoi sogni (“Hitch Hike”). Le menti di Jagger e Richards modellano, invece, un interprete maschile che ha il sopravvento sulla donna. Si passa dalle suppliche alle prepotenze (“Gotta Get Away”: “Tesoro, la verità è venuta a galla, quindi non negarla/Tesoro, pensare che ho creduto a tutte le tue bugie/Tesoro, non sopporto di vedere la tua faccia/È la verità, capisci/Devo scappare, devo scappare”), dalla sottomissione alla misoginia (“Heart Of Stone”: “Ci sono state così tante ragazze che ho conosciuto/Ne ho fatte piangere così tante e ancora mi chiedo perché/Ecco la bambina/La vedo camminare per strada/È tutta sola/Cerco di farla cadere”). Questa posizione nei confronti della donna, addirittura ovvia a posteriori e che sarebbe diventata più evidente subito dopo in brani come “Stupid Girl” e “Under My Thumb”, fu ciò che più colpì di più il pubblico contemporaneo.

Col senno di poi, “Out of Our Heads” ha consacrato i Rolling Stones come una delle influenze più seminali nel corso del rock per approccio alla vita, tematiche e suono contribuendo a definire l’idea del Rock. Proprio come Bob Dylan aveva ampliato e approfondito la musica rock introducendo il folk e testi più introspettivi e i Beatles avevano creato una versione sublime e sognante del pop/rock, i Rolling Stones furono il gruppo che si dedicò a integrare il blues e il soul nel mainstream rock. Da intraprendente cover band a originali autori dal suono potente e riconoscibile ebbero un impatto decisivo su una generazione di giovani musicisti rock e sui gusti musicali del pubblico. Il successo di questi primi innovatori nello stabilire la definizione più ampia possibile di musica rock è stata una delle ragioni principali della popolarità della band.

A

  1. She Said Yeah (Christy/Jackson) - 1:34
  2. Mercy, Mercy (Covay/Miller) - 2:45
  3. Hitch Hike (Gaye/Stevenson/Paul) - 2:25
  4. That's How Strong My Love Is (Roosevelt Jamison) - 2:25
  5. Good Times (Sam Cooke) - 1:58
  6. Gotta Get Away (Jagger/Richards) - 2:06

B

  1. Talkin' 'Bout You (Chuck Berry) - 2:31
  2. Cry to Me (Russell) - 3:09
  3. Oh Baby (We Got a Good Thing Goin') (B.Ozen) - 2:08
  4. Heart of Stone (Jagger/Richards) - 2:50
  5. The Under Assistant West Coast Promotion Man (Nanker Phelge*) - 3:07
  6. I'm Free (Jagger/Richard) - 2:24

*pseudonimo di Jagger/Richards

Elenco tracce testi samples e video

01   Mercy, Mercy (02:49)

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
Well I went to see the gypsy
To have my fortune read She said "Man, your baby gonna leave you
Her bags are packed up under the bed,"
That's right

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
But if you leave me baby
Girl if you put me down
I'm gonna make it to the nearest river child
And jump overboard and drown
That's right

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
I said hey hey baby, hey hey now
What you trying to do
Hey hey baby, hey hey now
Please don't say we're through

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
But if you stay baby
I tell you what I'm gonna do
I'm gonna work two jobs, seven days a week
And bring my money home to you
That's right
Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
Yeah

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me

02   Hitch Hike (02:27)

(Gaye/Stevenson/Paul)

I'm going to Chicago that's the last place my baby stayed
I'm packing up my bags I'm gonna leave this town right away
I'm gonna find that girl if I have to hitch hike around the world

"Chicago City" that's what the sign on the freeway read
I'm gonna keep on going 'til I get to that street's called 6th and Main
I've gotta find that girl if i have to hitch hike around the world

C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike baby
Hitch hike
Hitch hike baby
C'mon hitch hike
Hitch hike darling

I'm going to St. Louis but my next stop just might be L.A., that's what I say
I got no money in my pocket so i'm going to have to hitch hike all the way
I'm gonna find that girl if i have to hitch hike around the world

C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike baby
Hitch hike
Hitch hike baby
C'mon hitch hike
Hitch hike children

Now c'mon c'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike darling
C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike hitch hike
Hitch hike baby
Mmmmm...

03   The Last Time (03:43)

04   That's How Strong My Love Is (02:27)

05   Good Times (02:02)

06   I'm All Right (02:24)

07   (I Can't Get No) Satisfaction (03:47)

I can't get no satisfaction
I can't get no satisfaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm drivin' in my car
And a man comes on the radio
He's tellin' me more and more
About some useless information
Supposed to fire my imagination
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no satisfaction
I can't get no satisfaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm watchin' my TV
And a man comes on and tells me
How white my shirts can be
Well he can't be a man 'cause he doesn't smoke
The same cigarettes as me
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no satisfaction
I can't get no girl reaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm ridin' 'round the world
And I'm doin' this and I'm signin' that
And I'm tryin' to make some girl
Who tells me, "baby better come back later next week
'Cause you see I'm on losin' streak"
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no, I can't get no
I can't get no
Satisfaction, no satisfaction, no satisfaction, no satisfaction
I can't get no

08   Cry to Me (03:11)

09   The Under Assistant West Coast Promotion Man (03:11)

10   Play With Fire (02:18)

( Nanker Phelge)

Well, you've got your diamonds and you've got your pretty clothes
And the chauffeur drives your car
You let everybody know
But don't play with me, 'cause you're playing with fire

Your mother she's an heiress, owns a block in Saint John's Wood
And your father'd be there with her
If he only could
But don't play with me, 'cause you're playing with fire

Your old man took her diamond's and tiaras by the score
Now she gets her kicks in Stepney
Not in Knightsbridge anymore
So don't play with me, 'cause you're playing with fire

Now you've got some diamonds and you will have some others
But you'd better watch your step, girl
Or start living with your mother
So don't play with me, 'cause you're playing with fire
So don't play with me, 'cause you're playing with fire

11   The Spider and the Fly (03:41)

(M. Jagger/K. Richards)

Sittin' thinkin' sinkin' drinkin'
Wondering what I'd do when I'm through tonight
Smoking moping, maybe just hopin'
Some little girl will pass on by
Don't wanna be alone but I love my girl at home
I remember what she said
She said, "My, my, my don't tell lies, keep fidelity in your head
My, my, my don't tell lies, when you've done the show go to bed
Don't say hi, like a spider to a fly
Jump right ahead and you're dead"

Sit up, fed up, low down go 'round
Down to the bar at the place I'm at
Sitting drinking, supereficially thinking
About the rinsed-out blonde on my left
Then I said, "hi", like a spider to a fly
Remebering what my little girl said

She was common, flirty, she looked about thirty
I would have run away but I was on my own
She told me later she's a machine operator
She said she liked the way I held the microphone
I said my, my, like the spider to the fly
Jump right ahead in my web

12   One More Try (01:58)

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Altre recensioni

Di  charles

 "Mick Jagger non è un grandissimo cantante ma con una capacità interpretativa dei brani veramente tra le migliori in assoluto."

 "Satisfaction, al quale aggiungere ogni descrizione o commento sarà sicuramente superfluo."


Di  Viva Lì

 "'Satisfaction' è un capolavoro intramontabile che deve tutta la propria forza al genio artistico di Keith Richards."

 "Questi cinque ragazzacci britannici tutto sembrano fuorché umani."