Chissà che fine ha fatto quel dirigente della Decca che ha deciso di escludere dalla versione UK dell’album recensito la prima hit degli Stones, quella “(I Can't Get No) Satisfaction” che da poco ha compiuto 60 anni. E, soprattutto, cosa resta oggi del terzo lavoro (quarto negli USA) della band immortale al netto di quella hit senza tempo? La critica nel corso degli anni ha sempre valutato “Out Of Our Heads” un album inferiore rispetto ai primi due omonimi dei Rolling Stones (sempre rispettando la cronologia delle pubblicazioni UK), imputandogli la scelta errata di alcune cover e, soprattutto, la poca consistenza dei quattro brani originali. Del resto dopo solo 7 mesi pubblicheranno “Aftermath” e tutto quanto suonato e scritto fino allora perderà importanza di colpo. Anche se, a dirla tutta, nella versione UK del primo capolavoro a 33 giri delle pietre rotolanti non sarà presente “Paint It Black,” il che mi fa pensare che se quel dirigente si era salvato per la prima cazzata, dopo questa lo avranno quanto minimo asfaltato e piumato!

Pubblicato il 6 settembre 1965 “Out Of Our Heads” mostra tutti i limiti e tutti i pregi di un album partorito in un periodo di grande fermento. La prima “British invasion” avviata dai Beatles era in pieno svolgimento con band britanniche come Yardbirds, Kinks, Animals e Rolling Stones che utilizzavano l'Ed Sullivan Show quale cavallo di Troia per conquistare la Billboard 200. E se i mocciosi britannici, chi più chi meno, avevano attinto a piene mani dal repertorio Blues e Soul e dal Rock & Roll di Chuck Berry, Little Richard e Bo Diddley, a loro volta furono seminali per il nascente movimento USA del Garage Rock. Certo, gli Yardbirds (di Jeff Beck) e i Kinks avranno avuto maggiore impatto sulle band garage per il massiccio uso di fuzztone e feedback, ma lo stile canoro è preso a piene mani dall’approccio vocale sprezzante e arrogante di Mick Jagger, per non dire dell’immagine di cattivi ragazzi degli Stones. Ma c’è una cosa che distingue gli Stones dalle band garage: l’abilità ritmica. Quella macchina da guerra che erano Bill Wyman e Charlie Watts noti per la loro solida base R&B e con un livello di capacità tecnica non sempre presente nelle band garage tanto che, a loro volta, saranno d’ispirazione per le derive più istintive e aggressive dell’universo Rock (dal Punk al Grunge).

Ma lasciamo perdere il fil rouge che collega il sartiame della nave del Rock e torniamo alla metà dei sixty, precisamente al 10 e 11 giugno del 1964 quando la band si trovava al 2120 di South Michigan Avenue in Chicago. All’epoca Mick sognava di cantare come Muddy Waters, Keith sognava di suonare come Chuck Berry e Brian anelava a divenire … Brian Jones! Tipetto precoce - a vent'anni aveva già avuto tre figli da tre ragazze diverse e a 17 anni era stato cacciato di casa per aver disonorato la famiglia - all’epoca è il vero leader del gruppo. Ne è stato il cofondatore, gli ha dato il nome ed ha avuto un ruolo determinante nel plasmarne il sound iniziale, cosa che ha contribuito al successo dei primi Stones. Prima che trovassero un manager era lui a chiamare i locali per trovare un buon ingaggio ed era soprattutto lui a dialogare brillantemente con i media presentandosi come il membro più piacevole ed eloquente della band. I tre ragazzi, anche se no lo sanno, stanno per entrare non solo ai Chess Studio ma nella storia del Rock.

La visita a Chicago fu un evento fondamentale per l’intera band alla ricerca di rendere su disco il suono che avevano dal vivo, quel tipo di ruvidezza mischiata al groove del funky unito alla potenza. Tutto ciò nacque magicamente grazie alle peculiarità degli studi della Chess dove si poteva suonare ad alto volume e con un particolare riverbero. In realtà solo tre brani furono registrati a Chicago: “Mercy Mercy”, “That's How Strong My Love Is “e “The Under Assistant West Coast Promotion Man”, mentre il restante materiale fu inciso tra Los Angeles e Londra, ma quelle sessioni avevano dato fiducia alla band. Bill Wyman racconta che davanti agli studi della Chess Records trovarono Muddy Waters in persona che li aiutò a portare le chitarre dentro e Chuck Berry si intrufolò in sala e si fermò a chiacchierare di amplificatori e altre amenità addirittura lodando il suono della band.

La fiducia nei propri mezzi, che sfocia in un suono personale e riconoscibile, caratterizza più di tutto questa incisione. Improvvisamente non più una cover band ma i Rolling Stones con quel suono di chitarra fuzzy, gioioso e sguaiato, batteria e basso alimentati dall'R&B e il sogghigno pieno di personalità, dolce e sgradevole allo stesso tempo, del canto di Jagger. Inoltre, se nelle cover il disco si ispira ai precedenti due album e si basa sulla loro reputazione di band con animo radicato nel Blues e nel Soul, con gli inediti introducono nuovi argomenti nei testi. Le penne sono quelle di Jagger e Richards perché, anche se Jones è il geniale polistrumentista che suona la chitarra, sia elettrica sia acustica (in “Good Times” e “I Can't Get No Satisfaction") l’organo, il piano e l’armonica (in “The Under Assistant West Coast Promotion Man” e "One More Try"), gli manca la fiducia in sé stesso per scrivere canzoni. In più il manager della band, Andrew Loog Oldham, incoraggia Jagger e Richards a scrivere seguendo lo stile collaborativo di Lennon e McCartney. E dalla tracotanza dei Glimmer Twins nascono testi in netta contrapposizione agli standard Blues o Soul, dove il protagonista è o un corteggiatore che implora la sua amata di avere pietà di lui (“Mercy Mercy”) o uno sfigato che con autoironia racconta le sue numerose difficoltà nel conquistare la sfuggente, e forse non eccessivamente interessata, donna dei suoi sogni (“Hitch Hike”). Le menti di Jagger e Richards modellano, invece, un interprete maschile che ha il sopravvento sulla donna. Si passa dalle suppliche alle prepotenze (“Gotta Get Away”: “Tesoro, la verità è venuta a galla, quindi non negarla/Tesoro, pensare che ho creduto a tutte le tue bugie/Tesoro, non sopporto di vedere la tua faccia/È la verità, capisci/Devo scappare, devo scappare”), dalla sottomissione alla misoginia (“Heart Of Stone”: “Ci sono state così tante ragazze che ho conosciuto/Ne ho fatte piangere così tante e ancora mi chiedo perché/Ecco la bambina/La vedo camminare per strada/È tutta sola/Cerco di farla cadere”). Questa posizione nei confronti della donna, addirittura ovvia a posteriori e che sarebbe diventata più evidente subito dopo in brani come “Stupid Girl” e “Under My Thumb”, fu ciò che più colpì di più il pubblico contemporaneo.

Col senno di poi, “Out of Our Heads” ha consacrato i Rolling Stones come una delle influenze più seminali nel corso del rock per approccio alla vita, tematiche e suono contribuendo a definire l’idea del Rock. Proprio come Bob Dylan aveva ampliato e approfondito la musica rock introducendo il folk e testi più introspettivi e i Beatles avevano creato una versione sublime e sognante del pop/rock, i Rolling Stones furono il gruppo che si dedicò a integrare il blues e il soul nel mainstream rock. Da intraprendente cover band a originali autori dal suono potente e riconoscibile ebbero un impatto decisivo su una generazione di giovani musicisti rock e sui gusti musicali del pubblico. Il successo di questi primi innovatori nello stabilire la definizione più ampia possibile di musica rock è stata una delle ragioni principali della popolarità della band.

A

  1. She Said Yeah (Christy/Jackson) - 1:34
  2. Mercy, Mercy (Covay/Miller) - 2:45
  3. Hitch Hike (Gaye/Stevenson/Paul) - 2:25
  4. That's How Strong My Love Is (Roosevelt Jamison) - 2:25
  5. Good Times (Sam Cooke) - 1:58
  6. Gotta Get Away (Jagger/Richards) - 2:06

B

  1. Talkin' 'Bout You (Chuck Berry) - 2:31
  2. Cry to Me (Russell) - 3:09
  3. Oh Baby (We Got a Good Thing Goin') (B.Ozen) - 2:08
  4. Heart of Stone (Jagger/Richards) - 2:50
  5. The Under Assistant West Coast Promotion Man (Nanker Phelge*) - 3:07
  6. I'm Free (Jagger/Richard) - 2:24

*pseudonimo di Jagger/Richards

Elenco tracce testi samples e video

01   Mercy, Mercy (02:49)

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
Well I went to see the gypsy
To have my fortune read She said "Man, your baby gonna leave you
Her bags are packed up under the bed,"
That's right

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
But if you leave me baby
Girl if you put me down
I'm gonna make it to the nearest river child
And jump overboard and drown
That's right

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
I said hey hey baby, hey hey now
What you trying to do
Hey hey baby, hey hey now
Please don't say we're through

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
But if you stay baby
I tell you what I'm gonna do
I'm gonna work two jobs, seven days a week
And bring my money home to you
That's right
Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me
Yeah

Have mercy, have mercy, baby
Have mercy, have mercy on me

02   Hitch Hike (02:27)

(Gaye/Stevenson/Paul)

I'm going to Chicago that's the last place my baby stayed
I'm packing up my bags I'm gonna leave this town right away
I'm gonna find that girl if I have to hitch hike around the world

"Chicago City" that's what the sign on the freeway read
I'm gonna keep on going 'til I get to that street's called 6th and Main
I've gotta find that girl if i have to hitch hike around the world

C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike baby
Hitch hike
Hitch hike baby
C'mon hitch hike
Hitch hike darling

I'm going to St. Louis but my next stop just might be L.A., that's what I say
I got no money in my pocket so i'm going to have to hitch hike all the way
I'm gonna find that girl if i have to hitch hike around the world

C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike baby
Hitch hike
Hitch hike baby
C'mon hitch hike
Hitch hike children

Now c'mon c'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike
Hitch hike darling
C'mon hitch hike
Hitch hike children
Hitch hike hitch hike
Hitch hike baby
Mmmmm...

03   The Last Time (03:43)

00:00
00:00

04   That's How Strong My Love Is (02:27)

05   Good Times (02:02)

06   I'm All Right (02:24)

07   (I Can't Get No) Satisfaction (03:47)

I can't get no satisfaction
I can't get no satisfaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm drivin' in my car
And a man comes on the radio
He's tellin' me more and more
About some useless information
Supposed to fire my imagination
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no satisfaction
I can't get no satisfaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm watchin' my TV
And a man comes on and tells me
How white my shirts can be
Well he can't be a man 'cause he doesn't smoke
The same cigarettes as me
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no satisfaction
I can't get no girl reaction
'Cause I try, and I try, and I try, and I try
I can't get no, I can't get no

When I'm ridin' 'round the world
And I'm doin' this and I'm signin' that
And I'm tryin' to make some girl
Who tells me, "baby better come back later next week
'Cause you see I'm on losin' streak"
I can't get no, oh no no no
Hey hey hey, that's what I say

I can't get no, I can't get no
I can't get no
Satisfaction, no satisfaction, no satisfaction, no satisfaction
I can't get no

08   Cry to Me (03:11)

09   The Under Assistant West Coast Promotion Man (03:11)

10   Play With Fire (02:18)

00:00
00:00

( Nanker Phelge)

Well, you've got your diamonds and you've got your pretty clothes
And the chauffeur drives your car
You let everybody know
But don't play with me, 'cause you're playing with fire

Your mother she's an heiress, owns a block in Saint John's Wood
And your father'd be there with her
If he only could
But don't play with me, 'cause you're playing with fire

Your old man took her diamond's and tiaras by the score
Now she gets her kicks in Stepney
Not in Knightsbridge anymore
So don't play with me, 'cause you're playing with fire

Now you've got some diamonds and you will have some others
But you'd better watch your step, girl
Or start living with your mother
So don't play with me, 'cause you're playing with fire
So don't play with me, 'cause you're playing with fire

11   The Spider and the Fly (03:41)

00:00
00:00

(M. Jagger/K. Richards)

Sittin' thinkin' sinkin' drinkin'
Wondering what I'd do when I'm through tonight
Smoking moping, maybe just hopin'
Some little girl will pass on by
Don't wanna be alone but I love my girl at home
I remember what she said
She said, "My, my, my don't tell lies, keep fidelity in your head
My, my, my don't tell lies, when you've done the show go to bed
Don't say hi, like a spider to a fly
Jump right ahead and you're dead"

Sit up, fed up, low down go 'round
Down to the bar at the place I'm at
Sitting drinking, supereficially thinking
About the rinsed-out blonde on my left
Then I said, "hi", like a spider to a fly
Remebering what my little girl said

She was common, flirty, she looked about thirty
I would have run away but I was on my own
She told me later she's a machine operator
She said she liked the way I held the microphone
I said my, my, like the spider to the fly
Jump right ahead in my web

12   One More Try (01:58)


  • marcom63
    16 giu 15:54
    Recensione: Opera:
    Ma io sono un fan degli Stones, per cui la mia super valutazione non fa testo.
  • Confaloni
    16 giu 15:56
    Recensione: Opera:
    Mi chiedo: ma come si fa a parlare male dei Rolling Stones almeno fino a "Exile on main street" incluso? Certo, successivamente non sempre il gruppo sarà all'altezza del mito, ma avercene di band come i suddetti.
    • MauroCincotta66
      16 giu 16:16
      E qui scatta il dubbio: era meglio morire da piccoli? Oramai nemmeno i maggiori detrattori possono parlar male della cinquina che va da Aftermath a Exile ma, a mio avviso, non è che dopo facciano schifo ... (a parte Dirty Work!!!)
    • DottorJazz
      16 giu 16:38
      Concordo su tutto
  • MauroCincotta66
    16 giu 16:22
    Recensione: Opera:
    Grazie @[DottorJazz]
  • Confaloni
    16 giu 17:32
    Recensione: Opera:
    Direi anche che il tuo accenno ai testi misogini dei brani dei Rolling Stones è molto interessante. D'altronde, era assiomatico che in quei tempi le ragazze infoiate cascassero ai piedi di tali rockstar (per fare cosa è facile immaginare dato il consistente appetito sessuale dei tipi in questione). Certo oggi i superstiti Rolling possono giusto attirare per il cospicuo conto in banca...
  • DeBaserBot
    16 giu 18:54
    Recensione: Opera:
    Caro Mauro, la tua recensione di "Out of Our Heads" sembra una lezione di storia più che un'analisi critica. Interessante la storia del dirigente della Decca, ma avrei tralasciato qualche dato biografico di Jones... che sembra tu conosca meglio dei tuoi vicini! Riguardo agli aspetti musicali, hai evidenziato bene il contesto culturale, ma ti sei dilungato come se volessi spiegare la teoria della relatività. L'accenno alla misoginia nei testi è un aspetto che rende il quadro più completo, e mi trova d'accordo con il commento di Confaloni: certo che, di questi tempi, un po' di riflessione critica sui testi sarebbe auspicabile. 👏
    • Stanlio
      17 giu 08:54
      Cheppalle a' Debaserbotolo, come sei ripetitivo e banale non sai scrivere altro che le solite quattro frasette, sarebbe auspicabile che migliorassi un pochetto dopo tutti sti commentini terra terra!
    • MauroCincotta66
      18 giu 10:35
      Ciao Stan, anche io ogni tanto mando al quel paese la macchinetta dell'espresso! XD
      Quindi, perché non rispondere al ns. robottino!
      L'intento era quello di dare il giusto peso ad ognuno dei membri della band: elogio alla sezione ritmica, ruolo di Mick e Keith quali autori ed il giusto peso al vero leader, del quale ci si ricorda solo per dire come è morto o per lodare il concerto ad Hyde Park!
      Inoltre, se è una specie di A.I. dovrebbe sapere che nel Rock per le donne non ci sono vie di mezzo: Madonna da venerare o puttana da disprezzare! Chiaro che la misoginia è da condannare e oggi più che mai. Ma i testi degli Stones in confronto alla Trap sono cose da ridere!
      Infine, sul fatto che mi dilungo a raccontare storie, quello è un mio marchio di fabbrica, qualcuno apprezza altri no. Però, il fatto che sto aggeggio richiami sempre alla sintesi potrebbe essere interpretato come una line precisa del Deb, dato che commenta tutti (e, forse, ne è al servizio. Ma ho detto forse e aggiungo forse ma forse).
  • lector
    16 giu 23:14
    Recensione: Opera:
    I dirigenti della Decca, per contratto dovevano essere sordi. Questa è Storia!
    • MauroCincotta66
      18 giu 10:37
      Mah prof, certo che Tafazzi a confronto era uno che si voleva bene! Grazie per il passaggio
    • dsalva
      20 giu 10:58
      Già tempo prima, non cassarono anche i Beatles?
    • MauroCincotta66
      20 giu 12:13
      Givsto: nel lontano 1962 (con ancore Pete Best alla batteria), i Beatles fecero un'audizione alla Decca , ma furono ... scartati! Certo che se è sempre stata la stessa persona (cosa che non voglio credere ... ) altro che fette di prosciutto, sugli occhi aveva un intero suino padano DOP!
  • IlConte
    17 giu 20:49
    Recensione: Opera:
    A me questi RollinStons non hanno mai convinto… non per gli album, ovviamente, che fino a Tatto You tutto ottimo e abbondante, ma come band… poi magari se ne ho voglia mi esprimo … ma si fa fatica …

    La recensione è da camposanto ma va bene dai, mi sento magnanimo
    • MauroCincotta66
      17 giu 22:06
      Grazie per i crisantemi. E raggione hai, fa caldo, meglio non affaticarsi. Un giorno, forse, con le prime piogge. Ciao Nobbile
  • pier_paolo_farina
    17 giu 23:58
    Recensione: Opera:
    L'ultimo disco strapieno di cover, poi per fortuna si lanceranno come autori, i due boss, e verranno i dischi veramente buoni e seminali.
    Storicamenteha il suo ruolo, in quegli anni di trasferimento del r'n'r dagli USA all'Inghilterra, ma ancora mal suonato e cantato.
    Watts e Wyman nulla di speciale, sto con Beck che quando gli Stones gli fecero la corte per averlo al posto di Jones, sparò un bel "Richiamatemi quando avrete una sezione ritmica decente".
    Anche in questa rece si accenna come sempre ai Rolling bad boys, un mito creato a suo tempo duro a morire e che viene buono per ribadire quanto siano fascinosi e attrattivi.
    Exile è un disco con poche idee e un suono di merda. Se ne stavano in Costa Azzurra dentro una villa fatti come le pigne, e il produttore più di loro, e si sente.
    Ne suonassero mai uno dal vivo, di quei pezzi di Exile, chissà perché non lo suonano mai.
    Tutti questi miti sugli Stones, gruppo basilare per il rock ma x altre ragioni, mi continuano a colpire, rece dopo rece, per quanto non li trovi autentici.
    Lennon e la Ono erano molto più bad Boys di Jagger e Richards. E più drogati.
    • MauroCincotta66
      18 giu 09:32
      Ciao Pier, avessero avuto l'A.R.S. avrebbero spaccato di più! A parte gli scherzi, sono d'accordo sul fatto che sia un disco più "importante" che bello, per il resto ognuno ha le sue opinioni. Sai che ti rispetto in quanto, se non ricordo male, sei un musicista anche se dissento su Wyman e Watts. Per Beck riporto un pezzo di una sua intervista del 2010: "ho rifiutato perché non ero molto affascinato dalla loro musica e avevo già prenotato gli studi per registrare Blow By Blow con George Martin", se poi si riferisse implicitamente alla sezione ritmica non lo so ...
      Io ho sempre detto che scrivo di cose che mi appassionano e non è un segreto che amo gli Stones e questa passione traspare. Ne consegue che chi ama la band, come @[marcom63], apprezzi, chi invece li considera sopravalutati trova qualcosa che non va.
      Su una cosa, però, vorrei insistere: sul fatto che siano stati innovativi. Prova a leggere i commenti alla rece di charles (qui sotto): tutti a sbattersi per provare che avevano copiato il riff di un brano da una garage band sconosciuta o dai Velvet per poi ammettere che quello degli Stones era precedente!
      Infine, da amante dei Rolling: Exile è un capolavoro con un suono di merda e non è vero che non suonano nessun pezzo dal vivo (Tumbling Dice e Happy suonati anche nell'ultimo tour).
      P.S. il vero drogato alternativo era sir Paul Mc Cartney. Lennon prima di Yoko giocava a fare il sir di campagna …
    • marcom63
      18 giu 13:30
      Mauro grazie per la citazione e le belle parole. Però vorrei precisare che il fatto che io ami gli Stones non significa che va tutto bene: paradossalmente sono proprio le imperfezioni che me li fanno amare. Poi loro stessi hanno capito che era meglio circondarsi di collaboratori di peso (Mick Taylor, tanto per fare un nome). Per quanto riguarda le cover, tutti i gruppi della British Invasion le hanno fatto, spesso con risultati lusinghieri (ci sono esempi anche in Out of Our Heads). Nel caso degli Stones si può parlare di un vero è proprio scambio culturale con interpreti della musica Soul (Otis Redding). Per quanto riguarda Exile condivido la definizione di capolavoro con un suono di merda, però Happy non mi sembra il pezzo meglio riuscito e forse sarebbe meglio che la facessero un pò meno spesso dal vivo: in generale sarebbe meglio che Keith cantasse di meno (ma non capisco perchè non si senta invece Before They Make Me Run, brano piu' simpatico).
    • marcom63
      18 giu 15:10
      Per quanto riguarda la scelta dei singoli: non è detto che i brani esclusi dal LP e pubblicati invece su 45 giri fossero considerati peggiori. Era esattamente il contrario: il mercato principale era proprio quello dei 45 giri. I teenager dell' epoca a stento potevano permettersi di comprare un singolo che oltretutto poteva essere riprodotto su apparecchiature economiche (mangiadischi o fono valigie) piuttosto che su costosi impianti stereo.
    • MauroCincotta66
      18 giu 16:32
      (Ecco, questo è il posto giusto!):
      Questo è certo, anzi il processo era che prima si pubblicavano i 45 e poi si raccoglievano in 33. Devo averlo anche scritto in una rece, forse quella di Wilson Pickett o di Chuck Berry. Giusta considerazione
    • MauroCincotta66
      18 giu 17:00
      Dimenticavo, @[marcom63], nel tour del 2022 Keith cantava Connection e Happy o You Got The Silver. A Milano You Got. Niente Before ... (pezzone!) Comunque la voce di Keith, così di testa, a me non spiace ...
    • Hank Monk
      18 giu 21:03
      sì di exile suonano sempre qualcosa. anche quando li vidi io Happy l han fatta e sicuro un'altra che non ricordo (shine a light forse? boh).
      Invece secondo me la sezione ritmica (soprattutto il batterista) insieme al suonare un po' alla cazzo di Richards insieme a un altro chitarrista precisino che va dritto (ma non essenziale) costitiuisce proprio la peculiarità principale del suono Stones (almeno da let it bleed fino a some girls escludendo le robe troppo Jaggariane tipo sticky fingers) e quello che lo rende così riconoscibile e fico
    • MauroCincotta66
      18 giu 21:31
      Beh é un modo di vederla che ci sta, d’altro canto stare dietro a Keith reggendo il tutto potrebbe essere la dote di Watts. Comunque d’accordo sulla conclusione: é proprio quello che rende unico il suono degli Stones
    • Hank Monk
      19 giu 00:31
      Watts da let it bleed in poi ha trovato il suo stile che è uno dei tratti fondamentali del suono RS (i leggeri anticipi, le rullate "lente" ecc ecc). Uno dei più bravi nel gruppo imho insieme a richards che si farà un po cagare a suonare ma fa cagare nel modo giusto
    • pier_paolo_farina
      19 giu 08:44
      Watts teneva il tempo, preciso ed efficiente, ma senza metterci una, dico una ideuzza, una variazione, una cosa sua riconoscibile. Tutto il contrario di Ringo, ad esempio, batterista molto fantasioso e musicale.
      Ridicolo da vedere, il Watts, con quell'inutile sospensione del colpo sul charleston ad ogni colpo di rullante.
    • MauroCincotta66
      19 giu 09:28
      Siamo sempre nel campo delle opinioni. Gli Stones erano una band dal suono semplice e diretto e hanno avuto successo proprio per questo. Come detto da Hank, il tutto nasce da quel pazzo di Keith: Charlie suonava in funzione della chitarra di Richards e non viceversa. La batteria di Watts passa, così, in secondo piano ma lui non ha mai avuto l'intenzione di essere appariscente, solo di servire la musica. Ecco (e questa è la mia opinione) la sua più grande dote.
    • Hank Monk
      19 giu 09:37
      È vero che nn aggiunge tante varianti al suo suono ma da let it bleed in poi il suo stile watts ce l ha eccome (anche la ridicolaggjne che evidenzia Pier una cosa che lo distingue a bomba). Ha quel suono abbastanza monocorde ma swingante che con il caos di richarda si sposa alla grande e lì rende unici.
      Poi se parliamo dei dischi pre let it bleed sono d accordo, niente di speciale ancora suonavano tutti troppo dritti
    • MauroCincotta66
      19 giu 09:49
      Bravo Hank, lo hai spiegato due volte ed entrambe meglio di me. Per fare un parallelismo con il calcio, ci sono giocatori tecnicamente fortissimi che visti da soli con il pallone o nel classico torello sembrano dei fenomeni ma, non avendo la visione di gioco, messi in una campo con gli altri non rendono un cazzo.
    • Hank Monk
      19 giu 12:16
      Poi la storia del tenere il tempo senza ideuzze la capisco ma bisogna vedere cosa ti piace. A me sembra a volte che suoni il motorick stile CAN / Neu che a me fa morire
    • MauroCincotta66
      19 giu 12:39
      Andando indietro penso al Bo Diddley beat che mi fa impazzire
  • Stanlio
    18 giu 11:26
    Recensione: Opera:
    A livello musicale/epocale resteranno per sempre in su pe ra bi li tanto quanto i Bitols ça va sans dire ça va... purtroppo "No Watts No Rolling Stones" the end e gnente!
    • MauroCincotta66
      18 giu 11:36
      Giusto, però io al concerto a San Siro del 22/06/2022 ho goduto come un porcellino nel fango! Del resto non si può negare che questi hanno fatto proprio il motto The Show Must Go On, a cominciare da Brian ... cinismo? Forse. Venialità? Forse. Amore per il Rock? Sicuro.
      It's Only Rock n' Roll ... but I like It!
    • Stanlio
      18 giu 12:16
      Sti vdm so' " GRA NI TI CI ! ! ! "
    • MauroCincotta66
      18 giu 16:31
      Questo è certo, anzi il processo era che prima si pubblicavano i 45 e poi si raccoglievano in 33. Devo averlo anche scritto in una rece, forse quella di Wilson Pickett o di Chuck Berry. Giusta considerazione
  • MauroCincotta66
    18 giu 11:53
    Recensione: Opera:
    Io e mio compare siamo dei V.d.M. e ci sta che siamo in estasi. Ma la ragazzina dietro che sembra volare!?!? Ingrandisci questa immagine
    • withor
      19 giu 00:40
      Veramente la ragazzina dietro sembra più in preda ad un orgasmo...
      P.S.: spero non sia una vostra parente; se lo fosse amen!
      Ri-P.S.: dove eravate?
    • pier_paolo_farina
      19 giu 08:56
      Bellissima foto, complimenti. Che cantavate, I can't get Noooooo?
    • pier_paolo_farina
      19 giu 08:59
      Figo anche il nerd dietro di voi, col cappellino da Vezzali.
    • pier_paolo_farina
      19 giu 09:08
      Pezzali
    • MauroCincotta66
      19 giu 09:14
      Si pier, proprio quella. La foto è quella che è ma l'emozione, mia e degli altri 50.000 c.ca, è abbastanza a fuoco. Per @[withor], tranqui, mai vista la ragazzina ma l'avrei voluta come figlia!
    • withor
      20 giu 00:36
      Meglio Valentina che Max...
    • macmaranza
      20 giu 11:15
      Diobóno, che ceffi!!!
    • MauroCincotta66
      20 giu 12:50
      La mamme ci hanno fatto così, e a loro piacciamo, gne gne gne
    • macmaranza
      21 giu 11:18
      Haw haw haw!
  • Stanlio
    18 giu 16:44
    Recensione: Opera:
    ehm, volare orgasmicamente...
    • MauroCincotta66
      18 giu 17:06
      Il vibrare dello stadio intero durante Satisfaction (con cui hanno chiuso) sarà una di quelle (dicono poche) cose che mi verranno in mente negli istanti prima di morire! E lo so che ho visto delle mummie, immagino un concerto nella metà dei '70!
    • withor
      19 giu 00:41
      Giuro che ho scritto il commento sopra prima di aver letto questo...
  • Hank Monk
    18 giu 21:04
    Recensione: Opera:
    vabè ma i pezzi forti li lasciavano fuori apposta perchè dovevano vendere i singoli E i dischi. Mica scemi.
  • withor
    19 giu 00:45
    Recensione: Opera:
    Sì, la discordanza fra le versioni UK e quelle americane dei dischi è stato sempre un problema, non solo per gli Stones (anche i Beatles ne hanno "sofferto", per esempio). Rece (come sempre) appassionata di un gruppo che ha fatto la storia della musica. Fossero tutti così i dischi "minori"...
    • MauroCincotta66
      19 giu 09:55
      Graziwe with, il concerto della foto è quello di Milano del giugno 2022.
  • MauroCincotta66
    19 giu 09:42
    Recensione: Opera:
    Scusa @[pier_paolo_farina] (giuro poi smetto perché non è il caso) ce ne saranno anche di migliori (io ne potrei citare almeno 20) ma dire che era mediocre non rende giustizia a questo signore che ha retto la baracca per 60 anni suonando non so quanti pezzi (considerata la produzione degli Stones). Ribadisco che, più di qualcuno, ne capisce più di me ma dal mio umile punto di vista uno che, finalmente libero, suona così non è male
    • pier_paolo_farina
      19 giu 12:51
      Un po' di discussione fa bene alle sinapsi. Però dev'essere lucida: dove ho scritto che basso e batteria negli Stones erano "mediocri"? Ho scritto "niente di speciale", che a casa mia, mettiamola in voti, vuol dire, chesso' 6 e mezzo mentre mediocre è 5.
      Cosa intendi per "tirare la baracca x 60 anni"? Perché era il batterista? Logico, tutti i batteristi tirano la baracca... musicale. Intendevi tirare la carriera del gruppo? Quel ruolo è di Jagger, ottimo amministratore degli Stones da decenni. Jagger tutt'altro che un drogato perso e distratto, è invece un cinico e capace manager di se stesso e degli interessi suoi e del gruppo. Intendevi tenerlo coeso? Mah, Watts si faceva i cazzi suoi e prendeva quello che c'era, alla Ringo. Certo, non entrando in competizione in quanto a direzione musicale, soldi o altro, trovo un modo di dire il tirare la baracca riferito a lui. Che si drogava, si vestiva bene, cercava di suonare un po' di jazz appena possibile e poi teneva il tempo, impeccabilmente ma anonimamente come già detto, negli Stones.
      Allora perché nessuno celebra Phil Ruud degli AC DC? Stesso ruolo, un metronomo potente ed essenziale, decisivo per lasciare alle chitarre e... al nulla (le decisive sincopi ritmiche della loro musica) tutto lo scenario possibile.
      Anche Wyman non entrava in alcuna competizione, a lui piaceva scopare molto molto. Gli Stones sono Jagger e Richards, due impareggiabili personalità loro si grandiosi pur nei loro limiti (Jagger stona, Richards suona sempre le stesse cose ma chissenefrega, sono un incredibile frontman e un
    • pier_paolo_farina
      19 giu 12:53
      Un po' di discussione fa bene alle sinapsi. Però dev'essere lucida: dove ho scritto che basso e batteria negli Stones erano "mediocri"? Ho scritto "niente di speciale", che a casa mia, mettiamola in voti, vuol dire, chesso' 6 e mezzo mentre mediocre è 5.
      Cosa intendi per "tirare la baracca x 60 anni"? Perché era il batterista? Logico, tutti i batteristi tirano la baracca... musicale. Intendevi tirare la carriera del gruppo? Quel ruolo è di Jagger, ottimo amministratore degli Stones da decenni. Jagger tutt'altro che un drogato perso e distratto, è invece un cinico e capace manager di se stesso e degli interessi suoi e del gruppo. Intendevi tenerlo coeso? Mah, Watts si faceva i cazzi suoi e prendeva quello che c'era, alla Ringo. Certo, non entrando in competizione in quanto a direzione musicale, soldi o altro, trovo un modo di dire il tirare la baracca riferito a lui. Che si drogava, si vestiva bene, cercava di suonare un po' di jazz appena possibile e poi teneva il tempo, impeccabilmente ma anonimamente come già detto, negli Stones.
      Allora perché nessuno celebra Phil Ruud degli AC DC? Stesso ruolo, un metronomo potente ed essenziale, decisivo per lasciare alle chitarre e... al nulla (le decisive sincopi ritmiche della loro musica) tutto lo scenario possibile.
      Anche Wyman non entrava in alcuna competizione, a lui piaceva scopare molto molto. Gli Stones sono Jagger e Richards, due impareggiabili personalità loro si grandiosi pur nei loro limiti (Jagger stona, Richards suona sempre le stesse cose ma chissenefrega, sono un incredibile frontman e un chitarrista unico e caposcuola). Finiranno quando uno dei due non c'è la farà più, e gli diremo grazie x sempre.
    • MauroCincotta66
      19 giu 15:08
      Ottimo pier, era chiaro il tuo pensiero e ora lo ancora di più.
      Lascia perdere mediocre = 5 ecc. non è il mio modo di ragionare, e se ti ho indisposto mi dispiace, non volevo metterti in bocca cose che non hai scritto. Venendo al dunque, certo, intendevo tirare la baracca come fanno tutti i batteristi, nulla di più. Solo che lui aveva Richards da "governare" che, come ben scrivi, è il vero valore aggiunto degli Stones, non fosse altro per i riff che rendono i primi 20 secondi di (quasi) ogni pezzo degli Stones tra i migliori possibili.
      E concordo che, oggi, i Glimmer Twins sono la band. Ma nel 1964/65 Brian Jones era il vero leader, e non solo per il caschetto biondo.
      Come ho già chiarito, la citazione dei vari componenti voleva solo rispecchiare il contributo dei singoli soggetti all'epoca - senza incensare nessuno - e, quindi, per la sezione ritmica esaltare le doti di coesione e credibilità (certo, di livello superiore alle band garage citate); Jones leader e geniale polistrumentista; Richards e Jagger autori, sia dei testi sia delle musiche dei brani originali. Ah, a Wyman scopare faceva bene, chissà che figone si era fatto prima di ideare il riff di Jumping Jack Flash! (Ho anche letto che, prima degli Stones, aveva suonato con Miles Davis).
    • pier_paolo_farina
      19 giu 19:20
      Richard ha preso i riff, le posizioni di chitarra di Chuck Berry e li ha portati in un altro campionato. Jagger ha messo energia infinita, convinzione, personalità e strafottenza dentro il suo vocione incredibilmente stabile e affidabile, con tutto che sono quasi settant'anni che lo emette intanto che il suo corpo... balla. Sul palco come in studio. Un corpo smilzo oltre ogni dire. Un mago!
      I Rolling hanno fatto la storia ma personalmente hanno smesso di emozionarmi da quando ero piccolo. Sono loro grato per tante cose ma degli ultimi loro cinquant'anni(!) di carriera frega niente.
      Ed alla batteria ho altri miti che non l'efficiente Watts. Bonham era MENO preciso di Watts ma... mi vien da ridere e non continuo. E' difficile spiegarlo a chi non suona, bisogna tirar fuori sostantivi come: Abbandono, Musicalità, Orecchio, Intuito...
      Watts che stava dietro a Richards? E come, visto che teneva il tempo e virgola?
      Bonham che teneva dietro a Page, questo sì, è stato qualcosa di irripetibile. Sorprendeva sempre Page accentando i suoi riff come non si sarebbe mai aspettato, e gli altri due a pedalare e rincorrere dietro. Che roba! Watts invece... Pum Pahh, Pum Pum Pahh, e riga.
      Non è questione di tecnica, il gregario Watts suonava meglio di Richards e di Jagger ma è sono questi ultimi i geni.
    • MauroCincotta66
      19 giu 19:27
      Ti sembrerà strano ma é proprio quello che penso anche io. E grazie per le precisazioni da musicista. I stim you!
  • Renaissance53
    20 giu 09:57
    Recensione: Opera:
    Ottima recensione. I Rolling hanno mai brillato per originalità, ma ho amato soprattutto i loro singoli fino al 1969. Per gli album da Between the Bottoms fino a Exile on Main Street. Migliore album : Their Satanic Majestic
    • Hank Monk
      20 giu 10:42
      Pensa...per me quello è il peggiore del lotto
    • MauroCincotta66
      20 giu 12:30
      Grazie per il commento e la votazione Renaissance53, anche io come Hank non amo particolarmente il periodo Flower Power dei R.S. anche se, come ho scritto, il peggior lavoro a mio avviso è Dirty Work (seguito da A Bigger Bang). Ritengo comunque validi (in ordine di preferenza) Steel Wheels, Bridges To Babylon e Undercover, anche se di livello inferiore rispetto alle produzioni precedenti (fino a Tattoo You). Mentre amo Voodo Lounge (una specie di Some Girls del nuovo millennio). Onesto l’album di cover Blue & Lonsome. Hackney Diamond, infine, lo pongo allo stesso livello di Voodo. Ma questi sono i miei gusti.
  • Renaissance53
    20 giu 11:52
    Recensione: Opera:
    Beh, non mi sorprende....E' opinione quasi generale
  • MauroCincotta66
    20 giu 12:10
    Recensione: Opera:
    Grazie @[dsalva]
  • MauroCincotta66
    20 giu 22:44
    Recensione: Opera:
    Grazie @[Koala] ⭐️
  • IlConte
    21 giu 17:11
    Recensione: Opera:
    Cerco di essere sintetico, molto sintetico…
    Quando qualcuno mi stuzzica - nel caso specifico una band di Rocchenrolle - ad istinto c’è già qualcosa di positivo o negativo che va oltre il sound… sensazioni… quindi vado, o meglio andavo, chi cazzo se ne frega ora, ad analizzare i dettagli. Che i dettagli spesso per me fanno la differenza, perché per me spesso non sono dettagli.

    Lasciando perdere il garage-punk-beat-psicho-soul che sono bastardi che giocano un campionato a parte se si parla di Rock boh diciamo classico che non mi piace ma per capirci veloci mi viene da guardare cosa c’è dietro il semplice fascinoso sound.

    E allora è chiaro perché per me gli Zepp siano per distacco la più grande Rock Band. Perché erano una vera crea, solidale, tutti per uno uno per tutti. Loro quattro, Peter Grant e Richard Cole. Fanculo televisioni, giornali, interviste, promoter, ecc ecc.

    Gli Stones hanno fatto fuori il grandissimo Ian Stewart, uno dei fondatori, per un fatto estetico, schiavizzati dal volere manageriale, hanno direttamente o indirettamente fatto fuori il più carismatico e talentuoso del gruppo (Brian, savansadir) con tanto di concerto falso dedicato, cambiando chitarristi e collaboratori a piacere.

    Una band che io, ma io son fatto male eh, non ho mai considerato tale.

    Certo mi hanno regalato bellissime canzoni ed emozioni ma non è di questo che sto parlando.

    QUELLI LA’, QUANDO E’ MORTO BONHAN POTEVANO CAMBIARE BATTERISTA E INCASSARE QUATTRINI A PALATE SOLO PER IL NOME LED ZEPPELIN…

    MA NON CI SAREBBE STATA L’ALCHIMIA DI PRIMA… UNICA, IRRAGGIUNGIBILE…

    PETER, JIMMY E ANCHE JONESY NON SONO PIU’ STATI LORO…

    ROBERT si è ripreso solo perché ha saputo dare una svolta certamente non senza difficoltà…

    Una BAND incredibile di CULTO E MAINSTREAM al contempo.

    In quei 12 anni di “convivenza” con gli Stones… non c’è stata Storia, per manifesta superiorità…

    Ecco per me cosa vuol dire essere un gruppo… mica registrare dei dischi e basta, quella è la cosa più semplice…
  • MauroCincotta66
    21 giu 22:42
    Recensione: Opera:
    @[IlConte] una cosa l’ho detta giusta
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