Ho già espresso, ai miei esordi con DeBaser, il mio amore viscerale verso i Roots parlando di "Things Fall Apart" discone targato 1999. Beh, voglio parlare di nuovo di questa band e stavolta lo farò con un altro loro album altrettanto fantastico intitolato "Phrenology" del 2002. Premetto di non essere un grande appassionato dell'hip-hop ma i Roots non mi lasciano indifferenti, anzi li adoro.... Rispetto al precedessore questo lavoro presenta più sfumature e qua e là troviamo anche sprazzi di rock.

Non passano inosservati pezzi come il soul morbido di Sacrifice, con ospite Nelly Furtado nel ritornello, oppure il tirato funk-rock di The Seed (2.0) che ha spopolato anche nel nostro paese durante l'estate del 2003 e impreziosito dalla calda voce di Cody ChesnuTT.

Notevole anche le soulful Break You Off, col featuring di Musiq Soulchild e una vellutata coda di archi nel finale, e Complexity arricchita dalla voce di Jill Scott.

Water è caratterizzata da improvvisazioni funk/blues ed è dedicata al rapper Malik B, uscito dalla band per motivi legati alla droga, mentre la conscious poetry di Something In The Way Of Things vede come ospite il poeta afroamericano Amiri Baraka.

Che altro poso dire di "Phrenology"? Che è un lavoro variegato e ricco di trovate geniali e arricchito dall'estro alla batteria di Questlove, dalle rime d'impatto di Black Thought oltre che dalla presenza degli altri bravi musicisti coinvolti.

Quest'album rappresenta un ottimo punto di partenza per scoprire i Roots e mi sento di consigliarlo caldamente a tutti gli amanti di sonorità originali e mai banali. Tanto di cappello a questa band che, durante la sua lunga carriera, ha saputo dare dignità ad un genere come l'hip-hop che spesso cade nella prevedibilità.

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