Se dovessi per assurdo scegliere un disco da portare con me su un'ipotetica isola deserta, senza nessuna ombra di dubbio il disco sarebbe "Fun House", nessun'altro disco riesce a farmi dimenticare istantaneamente tutto quello che ho intorno così velocemente...Un'esplosione catartica di innata potenza sonora, un delirio mistico di distorsione e ritmo, provate ad ascoltare il disco ad altissimo volume e niente sarà più come prima, registrato nel 1970 e prodotto da Don Gallucci l'album condensa al suo interno tutto il meglio del meglio del meglio di Iggy & Co., il loro inraggiungibile ed ancora oggi inarrivabile apice creativo, ogni canzone è un classico, un proiettile, una bomba impazzita che non risparmierà le vostre intorpidite coscienze sonore. Come dice qualcuno in tv: "tutto il resto è noia", niente di più vero, io ho avuto l'enorme fortuna di vederli dal VIVO e in prima fila!!! Nonostante l'età (più o meno 60 per gli originali, di meno per il bassista sostituto di Dave Alexander R.I.P.) qualsiasi membro del gruppo può insegnare a chiunque cosa vuol dire stare su un palco e suonare, altro che i vagoni pieni di M&R*A che qualsiasi televisione musicale o radio odierna ci cerca di propinare ogni santo giorno come "nuova promessa del rock'n'roll" e amenità di altro genere.......andate a farvi f*tt&*&!!!!!!!!!!!! (Scusate ma quando ci vuole ci vuole.)

Ritorniamo al disco, si parte sgommando a tutta forza con "Down On The Street" un carro armato rock!!!! (La storia vuole che sia stata scritta con chitarra elettrica ed amplificatore da Iggy Pop chiuso nell'armadio della sua stanza da letto durante uno dei suoi tanti litigi con la sua prima moglie!!!!!!) si prosegue allo stesso ritmo con "Loose", seguita dalla magnifica "T.V. Eye" provate a descrivere voi questo pezzo perché io sono senza parole... "Dirt" è con la sua linea di basso sinuosa e suadente il pezzo più "calmo" dell'intero album ma non per questo meno bello degli altri; si prosegue dritti dritti verso l'inferno con "1970" che con l'aggiunta sul finale del sassofono del grande Steven Mackay (anche lui presente al concerto!!!!! Incredibile!!!!) proietta chiunque trovi sulla sua strada in un caleidoscopio di rumore e calore bianco, sembra proprio di essere a Detroit in qualche fumoso club......L'album si chiude con le splendide "Fun House" e "L.A. Blues" a conferma di quanto detto.

Vi consiglio di ascoltare l'album sempre per intero, solo così riuscirete a godere appieno di tutta la sua potenza, della sua pazzia, della sua unicità. Ho assistito al "concerto" (chiamarlo così è poca cosa...) degli Stooges a Melpignano in provincia di Lecce, se non ricordo male era il 17 giugno del 2004 e l'evento era qualcosa organizzato da una nota marca di abbigliamento, prima degli Stooges si esibirono gli Yumi Yumi e i Mando Diao, che con tutto il dovuto rispetto sono stati completamente dimenticati da tutto il pubblico presente qualche secondo dopo l'entrata sul palco dei grandissimi immensi Stooges: capello biondo lungo, forma smagliante, jeans a vita bassa e stivaletti neri; microfono in mano:-"WE ARE THE FUCKING STOOGES!!!!" (chi lo dimenticherà mai???) che il delirio abbia inizio!!!! (scopare gli amplificatori, esibire "Biggy Pop", senza stare un attimo fermo vi dice qualcosa???) ROCK'N'ROLL!!!!! Con la maiuscola, non come quello di Mt*. Buon ascolto/delirio.

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