Scaricato da Torrent l'ultimo disco del leader dei Radiohead (legalmente, eh?). A primo ascolto non sembra niente di così innovativo. I soliti ritmi elettronici e asettici, digitalizzati all'estremo, sincopati e a tratti sfasati, conditi dalla voce esile e strafatta di Thom che si infiltra tra le pieghe di un tessuto sonoro alla lunga noioso e paranoico.

La "paranoia" è sempre stata il marchio distintivo della sua band, e fin qui d'accordo, ma quello che manca qui è il "perché".

Perché fare un disco che, se vogliamo, è la brutta copia del precedente The Eraser, ben più originale e motivato?

Perché ammorbarci con nenie "simili" al modello espressivo usato nei Radiohead senza proporre qualcosa di alternativo, che dia un senso al fatto di proporsi "da solista" insomma? Perché insistere con queste basi sonore che sembrano frutto di qualche remix di brani presi da qualche "banca sonora" presa da internet?

Insomma... a mio avviso manca la "crescita".

Manca il senso di un'evoluzione, di un'urgenza espressiva diversa dalla proposta del gruppo. Questa è una debole fotocopia dove la parte musicale, al terzo ascolto, annoia e non ci appassiona. Una fotocopia, per altro "breve": appena 35 minuti scarsi... che in un epoca come questa, coi CD che raggiungono il prezzo di 20 e passa Euro cad. sembra quasi un'affronto ai propri "fans" e uno schiaffo alla miseria. E dà il metro per capire che il progetto sembra quasi "forzato" e poco sentito. Sui testi, anche qui, non sembra che ci sia nulla di nuovo anche se le doti vocali danno a volte i brividi. Ma è poco. Troppo poco.

Oh Thom, thom... che sia il caso di prenderti una pausa da rockstar e ridefinire COSA vuoi fare da grande? E se nel tempo libero, tra un disco dei RH e un altro ti dedicassi a far altro? Dipingere, scrivere, seguire i figli a scuola, coltivare un orto... insomma, le cose da fare non mancano certo!

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