Non ho mai scritto una recensione questa è la prima, forse l'ultima, ma l'album in questione è talmente importante che mi ha spinto a scriverne una.

Ricordo benissimo le senzazioni che provai quando lo ascoltai per la prima volta, ricordo che non mi fece impazzire; anzi tutt'altro. L'album inizia alla grande con "Stinkfist", il pezzo forse più celebre dei Tool e tra i più belli in assoluto. E' forse il pezzo più ascoltabile dell'album anche perchè conserva i canoni della forma canzone, la suddetta è un mix di rabbia e disperazione ed è per il sottoscritto un capolavoro. L'album continua con "Eulogy", pezzo di più difficile assimilazione con cambi di ritmo continui. Il pessimismo continua con le tracce a seguire fino a sfociare nella piu totale rabbia nella traccia 7 "Hooker with a penis" dove Maynard pare che si scagli contro un loro fan. In "Aenima" invece mandano il mondo tutto a fa**ulo e in particolare ce l'hanno con L Ron Hubbard, fondatore di una pseudo religione del ca**o. Non mi soffermo su tutte le tracce perche sono tutte dei capolavori.

Un album che come già ha scritto qualcuno cambia il modo di intedere la musica (vi sembra poco).

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