Come da titolo: benessere.

E' la stessa sensazione provata ascoltando i precedenti lavori quella che si prova nell'ascoltare l'ultima fatica in studio targata 2001 della band dell'Appennino reggiano. Già quella bomba chiamata "Stard'Ust" aveva fatto breccia dentro me presentandosi come un "Ust" in versione ambient, tendente anche a suoni a mio avviso che non avevano nulla a che invidiare con quello che sfornava una volta il vecchio Liam Howlett.

Qui però è un po' diverso. Questo è una sorta di terzo "Ust" maggiormente suonato rispetto ai precedenti. E' come una trilogia che si conclude con meno elettronica e più chitarre.

Per capire ciò basta sentire "Come Me", pop di qualità con una chitarra introduttiva alla Red Hot Chili Peppers... molto accattivante... oppure "Lunga Vita", uno dei migliori pezzi del CD, forse quella maggiormente legata allo stile dei precedenti lavori, rock elettronico dall'impatto devastante. O addirittura rimanere a bocca aperta nell'ascoltare un inimmaginabile connubio, persino servendosi del banjo, tra funky e rock con "Sempreverdi"...unica canzone cantata quasi totalmente in inglese ed altro picco del cd. E non finisce qui: tale strumento ritornerà anche nell'altra perla "Bank Of Fuck Off", uno dei singoli usciti all'epoca (sensazionale anche il video), una denuncia rivolta ai banchieri imbroglioni, il classico electro-folk a cui ci hanno sempre abituato senza mai deludere.

C'è addirittura la mano dell'ex Scisma Paolo Benvegnù all'interno di "Secondo Incantesimo" e "Tre Volte Noia" (unica canzone dove Mara Redeghieri si occuperà solo dei cori). Il suo contributo rende tali canzoni molto vicine a quanto poi realizzerà il nostro con i lavori da solista, specialmente per la prima. Mentre la seconda è più vicina alle sonorità di "Sempreverdi". Tali echi si udiranno anche nell'ottima "Per Gioco", nella ballata "Anima Persa", e nella pesantezza di "Bum" (forse la canzone più arrabbiata di tutto il lavoro).

Per concludere, il benessere di cui sopra è anche intimità. Perchè dico questo? Basterebbe sentire "Nell'Aria", altro singolo del lavoro, pop romantico (ma di quello serio, non certa roba ripetitiva che già conosciamo!) allo stato puro, "Brava & Buona", acustica ed elettronica allo stesso tempo, e soprattutto la finale "Mi Fai" (un ritorno alle sonorità della seconda parte di "Onde Sulle Onde" di "Ust" targato 1996?), per sentire un'altra delle "facciate" di tutto il disco, una facciata capace di colpire (in positivo) al cuore, rilassare, cullare, il tutto con quella voce angelica, da fata, di cui è dotata Mara.

Purtroppo proprio quel benessere che il complesso sentiva prima non l'ha sentito più, al momento dello scioglimento avvenuto in un novembre del 2002. Ed è per questo che "Tutto Bene" lo possiamo considerare come una sorta di testamento artistico degli Ustmamò. O magari un giorno, in seguito a vari ripensamenti, la band che tanto mi ha emozionato e tanto ha contribuito alla mia formazione musicale un giorno ritornerà? Io personalmente spero nella seconda ipotesi. Ma come diceva Battisti... lo scopriremo solo vivendo.

Oppure... chissà... lo scopriremo "proprio adesso".

Carico i commenti... con calma