Deve essere stato uno degli afosi pomeriggi appena trascorsi, ma non ne sono completamente sicuro (poichè la memoria inizia a farmi brutti scherzi), che, girovagando per l'internet, mi sono imbattuto in questi bravi figliuoli. Stavo giustappunto cercando una canzone della gioventù sonica, quando l'occhio mi è scappato su un link di MySpace. Penso: toh...Un altro gruppo italiano che scimmiotta Moore e soci (come se i primi Marlene non fossero bastati), mi interesso, ascolto qualche canzone e leggo la biografia. Scopro che gli Unmade Bed nascono nella ridente Firenze nell'ormai lontano 2004, inizialmente con il nome di My Best Friend's Birthday, su iniziativa di tale Lorenzo Gambacorta batterista di una band tributo ai Cure e che hanno rilasciato da poco il loro primo full length, "Loom", con la casa discografica indipendente Seahorse Recordings.

Verrebbe quasi da pensare ad un incontro tra Sonic Youth e The Cure, e invece no.

Seppur l'eco di Bobby Smith e soci si senta, lasciando una certa impronta, oltre che a livello musicale, anche nei testi, dal campo semantico spesso legato alla notte e alle tenebre pure nel loro essere favoleggianti e sognanti, l'ampio uso di feedback, con conseguenti sonorità eteree shoegaze, l'attitudine molto pop lo-fi dei brani e la ricerca di intrecci melodici dolci e quasi naif fanno sì che il sound sia molto più riconducibile a gruppi come My Bloody Valentine (quindi si può quasi dire che siano cugini di secondo grado dei Sonic Youth), Pavement, con qualche pizzico di Sigur Ros e di post-rock, e una psichedelìa di fondo molto 70's.

Il risultato è molto simile al canto di una madre, appena sussurrato, e un poco sghembo, che intona la ninna nanna al proprio pargolo, accompagnata da un lieve carillon arrugginito e gracchiante, la dolcezza dell'addormentarsi in cui non manca un accento di inquietudine per il risveglio.

Reach for the morning light
Every night
Reach for the morning light

Scare of the morning light
Every night
Scare of the morning light

Un viaggio di ritorno nella culla, o la colonna sonora perfetta per coloro (suvvia in tutti noi si cela ancora un fanciullo) che dalla culla non si sono mai mossi.

P.S. Piccola chicca molto indie(ana), l'album è scaricabile, gratuitamente e in via del tutto legale (quindi mettete giù quel mulo) da indiezone.it senza bisogno di registrarsi. Buon ascolto.

Approvato dal RepartoAmena.

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