Per dare consistenza alla mia narrazione odierna ed ulteriore risalto allo spettacolare esordio degli olandesi, mi basta citare quanto segue: il buon Les Claypool li volle ad accompagnare il tour europeo dei Primus nell'estate del 1993, a supporto dell'album Pork Soda. Sempre parlato bene del cuggino Les, uomo (super)dotato di rara "intellighenzia" ed arguzia. Era il primo Settembre di venticinque anni fa quando vidi appunto gli Urban Dance Squad in quel di Bologna; capaci con il loro crossover totale di deliziare la folla, di riscaldare l'ambiente per lasciare poi campo libero ai Primus. Ma lasciamo, non senza dispiacere, da parte questo epico concerto e torniamo indietro di qualche anno, esattamente al 1989.

Mi levo subito un sassolino che da anni porto con me: il combo originario di Utrecht non aveva nulla di meno dei molto più blasonati e conosciuti Living Colour, Fishbone, Red Hot chili Peppers. Non ebbero lo stesso trattamento e non ottennero il medesimo successo; abbandonarono il campo ponendo fine alla loro carriera dopo soltanto una decina d'anni e cinque dischi, tutti ma proprio tutti meritevoli di attenzione, pubblicati. Un mistero per me la scarsa attenzione nei loro riguardi.

Un lavoro questo Mental Floss For The Globe ancora freschissimo a distanza di quasi tre decadi dalla sua nascita; una dozzina di brani incandescenti, scintillanti capaci di inglobare Hip-Hop, Soul, Metal, Punk con una facilità impressionante. Maestri nel calcio totale ai tempi della gloriosa Olanda dei vari Cruyff, Rep, Rensenbrink; maestri i cinque ragazzi a fondere insieme generi così diametralmente opposti senza porsi limiti. Ed il risultato finale è sbalorditivo e lascia a bocca aperta

Il cantato rap di Rudeboy (ho ancora ben presente il suo fisicaccio, il suo torso nudo e scultoreo degno del miglior Henry Rollins) viene supportato dalla fluida e geniale chitarra del non meglio identificato Tres Manos; basso e batteria creano un tappeto ritmico originale e fantasioso. Ma il fiore all'occhiello è la presenza costante di un DJ, tale DNA, che arricchisce il già corposo sound con campionamenti vari, suoni di fiati, scratch vinilici a più non posso!!

Un disco rivoluzionario; un crogiolo di mille generi, mille suoni come è facilmente riscontrabile anche soltanto citando il singolo "Deeper Shade Of Soul": chiedere al Signor Beck Hansen dove ha preso ispirazione per i suoi primi passi discografici.

Grandissimi Urban Dance Squad...BIG APPLE...

Diabolos Rising 666.

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