Se dovesse capitarvi di passare da Napoli per qualsiasi ragione, e tra le varie cose che ci sono da fare, tipo farvi scippare in tram o acquistare il classico mattone al posto dell'oggetto tecnologico, riuscite a ritagliarvi qualche momentino per guardare la TV alla ricerca di trasmissioni locali, fatelo assolutamente. A casa di un amico, in hotel, al bar, insomma dove vi pare, basta che vi sintonizziate sulle emittenti locali alla ricerca di nuovi talenti. Talenti si, perchè la nostra partenope, e sottolineo arte (senza "h") ne sforna uno al giorno, (anche se a dire il vero, l'ultimo hit di Mimmo De Rosa, "La ragazza con la smart", non mi ha convinto più di tanto, troppo adolescenziale).

Stavolta, a colmare le lacune di coloro che non conoscono il panorama neomelodico made in Naples, vi presento una delle voci più famose del nostro underground, nonchè storic_ portabandiera del movimento: Valentina. Famos_ a tal punto che Rosalia Porcaro ha fatto una fortuna con la sua parodia Natasha e l'hit "Sesso senza cuore" al grido di "uh uh" che in realtà è un invenzione del/la nostr_ artista napoletan_. L'urlo è un tormentone da discoteca, che da parte della Porcaro non ha mai ottenuto neanche una citazione, che ne so, diavolo, un ringraziamento per l'ispirazione ricevuta.

Valentina (l'originale) rappresenta la schiettezza, la sincerità di una persona che vuole farsi apprezzare per quello che è realmente, senza paranoie e senza pregiudizi. Ditemi voi, quanti avrebbero il coraggio di pubblicare una copertina come questa, eloquente quanto basta, il prima e il poi, accettarsi e non avere paura di mostrarsi al mondo per quello che si è realmente. La verità e la carnalità trasudano da ogni nota e da ogni verso delle sue canzoni al ritmo di disco music, in pezzi come il celeberrimo "OK":

"OK! Se tu mi vuoi l'appuntamento vale per le sei/sarei una pazza se non ci verrei/e poi c'hai il numero mi chiamerai. ". Sicuramente la sua canzone più famosa, di cui esiste anche un dance remix in Inglese (da non perdere).


Oppure "Ragazzo Gay":
"Ti faranno piangere/bere le tue lacrime/tutti quanti contro di te/e dovrai combattere con la solitudine/contro il pregiudizio che c'è...".

O ancora "Me Sento Femmena", dai toni più marcatamente napoletani e criptici:
"Femmen me sent, femmen vicin a' te/nun aggia truvat mai chell c'a ddai tu a me
'Nsieme a te tutt'è permess nun esist niente ca nun se pò ffà/Pure se mi manc a forza tu me dai o curagg p'e putè affruntà". (*)

Capisaldi del suo inconfondibile stile che potrete apprezzare direttamente nel curatissimo sito web ufficiale che vi ho linkato.

Concludento, un augurio di sfondare e un in bocca al lupo a Valentina, la cui unica sfortuna è quella di essere stata etichettata come "cantante neomelodica napoletana" e relegata nei clichè del genere, anche se lei/lui i matrimoni non li ha mai fatti.

Un abbraccio circolare a tutti i DeBasers, i particolare i vesuviani e a NickGhostDrake, che in una mia precedente recensione aveva scritto:
Valentina... chi se la ricorda Valentina? "Ok! Se tu mi vuoi, l'appuntamento vale per le sei...". Che fine ha fatto Valentina? Mettiamo una taglia. Quanti ricordi, quanti soft emozionali lasciati alle spalle, emozioni correlate a parapsicologie della paura dell'inconscio e di una abboffatta di mazzate a piazza carita'...

(*) "Femmina mi sento, femmina vicino a te/non ho mai trovato quello che tu dai a me
Insieme a te tutto è permesso non esiste niente che non si può fare/Pure se mi manca la forza tu mi dai il coraggio per poterlo affrontare"

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