Visioni indomabili
Si intersecano nella realtà
Idilliaci prospetti si aprono
Dinnanzi ad i nostri occhi
Teatralità sensibile di infernali mascherate
Scrutano e dilaniano
Con spire maledette
Calde lande
Di accecante bellezza
Ci abbagliano
E ci penetrano
Impotenti noi
Non potendo alzare braccio
Ci leviamo in coro
Gridando al vento
Le nostre emozioni
Potremmo provare a resistere
Ma verremmo schiacciati
Da così tanta lacerante perfezione… Ipnotizzati
Soffriremo… e gioiremo…

Servono altre parole per descrivere quest’ album?? Non credo… questi sopra sono versi balzati alla mia mente all’ascolto di così tanta perfezione… di così tanta accecante bellezza… Devo essere sincero… gli ARCTURUS li ho conosciuti con l’ultimo “The Sideshow Symphonies” …da lì in poi amore puro, tutta la discografia… andando così a scoprire uno degli album più stupefacenti che mi sia mai capitato di udire!!

Sinceramente non saprei come descriverlo questo capolavoro… tanto è in alto… tanto è distante da tutto ciò che lo circonda… tanto è distante dall’immondizia imperante ai giorni nostri… Avevo paura a scrivere questa rece, e ne ho ancora adesso… non sono all’altezza di tale compito… non sono capace ancora di parlare circa prodotti divini come questo… La cosa più bella di quest’album è che riesce ad emozionare ad ogni suo passaggio, ad ogni sua sfumatura, ad ogni suo cambio di atmosfera… ti lascia impietrito davanti al lettore cd, ti distrugge l’anima!

Ad esempio “Ad astra” è qualcosa di tremendamente inumano... non per la tecnica, bensì per le emozioni che trasmette… quell’intrecciarsi magico di violini di stampo classico e quei crescendo e diminuendo strazianti sono… sono… non lo so… non so descriverli… dovete ascoltarlo… farlo vostro… interiorizzarlo… Ne rimarrete fortemente estasiati… in pace con l’anima ed il corpo. Per non parlare poi di “The Chaos Path” e ”The Throne of Tragedy” che ridefiniscono i canoni del metal inzuppandoli in un alone imperante di teatralità surrealista. Non saprei proprio come descrivere il genere di questi folli navigatori ultratemporali; non c’è aggettivo che basti ad elogiarli; niente di niente… Tutte le canzoni sono tasselli fondamentali al fine di costruire un astratto quadro di emozioni indomite… Un consiglio… non fermatevi ai primi ascolti… fareste un grossissimo errore!! Questo capolavoro va interiorizzato prima di essere amato; richiede molta pazienza… LASCIATEVELO SCORRERE DENTRO; LENTAMENTE LASCIATELO SCIVOLARE SUL VOSTRO CUORE…

40 anni di musica metal e rock sono qui presenti abbracciati in una stretta calorosa indissolubilmente permeata di mistero… non sono esseri umani questi… SONO ALIENI VENUTI DA CHISSà DOVE PER FARCI LORO SCHIAVI FACENDOCI SOFFRIRE TUTTE LE NOSTRE ANGOSCE. Ci ho provato ma so di non esserci riuscito… solo un’ultima parola la spreco: CAPOLAVORO!!!

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