Pete Doherty: l'ultimo vero poeta maledetto o solo un buffone sopravvalutato? La rinascita del rock'n'roll o l'ennesimo caso di inspiegabile e immeritato successo?
E' difficile poter rispondere a tali quesiti, io dal mio punto di vista posso solo dire che sbaglia il nostro carissimo Pete Doherty a credere di poter fare come il Noel Gallagher di 10 anni fa, a iniettarsi in vena a momenti anche l'assenzio credendo di poter scrivere capolavori su capolavori con la testa che non ci capisce più niente. Sarei molto di più curioso di sentire un normale cantautore scrivere canzoni dignitose che questa (a tratti) lagna che canta e vomita e strilla contemporaneamente.
L'immagine di un uomo che ormai non c'è più, che aveva un indiscusso talento rovinato dalla sua dipendenza, dal suo schiavismo verso la droga, che lo ha reso ormai impotente. E' davvero tornato il rock'n'roll di un tempo con questo ragazzo che si fa di tutto, o è solo tutta una menzogna? E' davvero l'ultima rock'n'roll star Pete Doherty, che si droga, fa sesso e se ne frega di tutto? Se rock'n'roll significa fare queste cose.. allora no. Rock'n'roll è passione, è suonare bene, è metterci l'anima nel fare le cose.. e in quanto a questo Pete Doherty non c'è, e quest'album, debutto della sua band Babyshambles (formata dopo lo scioglimento dei Libertines, quellì sì che ai molti mancano) ne è la dimostrazione.
Album che si apre con "La Belle Et La Bete", buona traccia d'apertura disco, a cui collabora la bellissima modella Kate Moss (al tempo musa ispiratrice di Pete, che dopo la scaricata, tenterà addirittura il suicidio), la quale non dimostra qualità canora strabilianti ma non è nemmeno da buttar via (preferirei vedere lei al posto di una Lady Gaga o di una Madonna, che, con tutto il dovuto rispetto, ha rotto le palle). Giunti alla seconda traccia si può urlare al mezzo-capolavoro, Fuck Forever, e fosse per me, andrei a dire a Pete Doherty di scriverne di più di pezzi così, che ci fanno quasi tornare ai bei tempi, in cui il rock era veramente la musica divina. Pete Doherty mi ricorda abbastanza, perdonate il paragone calcistico azzardatissimo, Clarence Seedorf: 4 partite schifose, 1 da migliore al mondo. Ecco, Pete è un po' così: 4 canzoni smorte e senza mordente e una canzone che ci fa pensare a quanto il talento di questo ragazzo sia buttato via per colpa della droga.
Col il quartetto A'Rebours, The 32nd of December, Pipedown e Sticks And Stones si cade nell'anonimato: canzonette non brutte, per carità, ma senza reale energia, anonime, a tratti solo rumore, e la chiara convinzione che mentre i membri della band suonavano avevano pure iniettata una siringa su per il braccio. Come infatti è stato confermato, l'intero album è stato registrato sotto effetto di droghe, e si può chiaramente sentire udendo le urla in studio, sedie che si spostano bruscamente, risate ecc. Finalmente si torna un po' in superficie con "Killamangiro" e "8 Dead Boys" (a mio parere la migliore dell'album) che danno un po' di qualità al disco fino ad adesso vuoto a parte le prime due traccie già citate. Con In Love With A Feeling torniamo nell'anonimato e nella dimensione "traccie senza un vero punto di riferimento e senza un reale senso di esistenza" e con "Pentonville" cadiamo totalmente nel buio cieco, con un ubriacone compagno di cella di Pete che canta al posto suo una canzone che sa da Sean Paul strafatto (il fatto che Sean Paul poi, da normale, non sia neanche tutto questo ben di Dio la dice lunga..). Non cito le traccie restanti (apparte Albion, che senza quei rumori insensati all'inizio sarebbe pure bella come composizione) perchè secondo me il disco si chiude (e in maniera anche piuttosto penosa) con "Pentonville".
Insomma l'inglese più inglese di tutti (tolti i sopracciglioni Gallaghers) ha fallito nel tentativo di rialzarsi dopo aver abbandonato i Libertines (mi sembra ipocrita non dire che tanti li rimpiangono), pubblicando un CD senza reale mordente, vuoto, e c'è da rammaricarsi, perchè il talento c'è, ed è triste sentir Pete a fine 2008 dire "Ho smesso con le droghe" e trovarlo nel 2009 nel bagno di un aereo a iniettarsi eroina: se non si vorrà dar una mano a questo giovane (anche se presumo sarebbe inutile) si potrebbe spegnere la vita di un ragazzo comunque timido, insicuro, con un talento grande ucciso dalle droghe e dall'NME.
Per il momento questo album datato 2005 non lascia nulla, qualcuno lo considererà un disco finalmente rock'n'roll, qualcun'altro un disco come tanti se non al di sotto della media, e ripeto che non basta drogarsi, prendere in mano una chitarra e suonare alla cazzo di cane per essere definito rock'n'roll. Possiamo dare il merito (o demerito, fate voi) a Pete Doherty di aver riportato ad oggi un'usanza del passato: drogarsi mentre si incide, certo i risultati dopo si vedono.. Il leader dei Babyshambles riuscirà nel 2007 a pubblicare un album di sicuro superiore a questo, "Shotter's Nation", ma è ancora davvero troppo poco per un ragazzo geniale come lui, da cui tutti si aspettano (vanamente) di più.
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