Di sicuro un pochino inferiore al precedente! Se nel primo c'è un certo richiamo biografico, in questo risulta esserci un riassunto di vita del tutto morale.

Registrato nel 1974, questo secondo album è stato portato alla luce nel 1992 grazie alla "Mellow Records" a causa dei guai finanziari della vecchia etichetta, ma ora è facilmente reperibile in una nuova masterizzazione del 2004 con la supervisione della band. Dopo più di 30 anni la qualità del suono è impeccabile.

E' considerato un lavoro meno creativo rispetto al precedente, ma in esso sono racchiusi passaggi di chitarra e tastiere molto interessanti. L'influenza nello stile sembra essere più hard rock ma la voce di Canali è più oscura che mai (ascolatate "Mente Sola - Mente"). I momenti salienti tra le varie sezioni si fanno meno eterei ma più accattivanti, ad esempio in "Vivi Lotta Pensa" sono presenti una grande chitarra elettrica e un travolgente Hammond. Nella traccia "Solo ma Vivo", le meravigliose tastiere accompagnano la chitarra elettrica in interludi dove un magistrale flauto esalta la composizione delle liriche. "La Canzone del Padre" lunga 10 minuti è molto variegata e propulsiva con una chitarra acustica da sogno e il flauto che non ha niente a che invidiare ai mitici Jethro Tull.

La produzione dell'album, spinta dal cantautore Eugenio Finardi, riprende la band a scrivere testi sul sistema politico e i problemi sociali. Comunque sia un ottimo lavoro, propenso più sulle sfuriate rock, più deciso rispetto al precedente ma purtroppo condizionato da voci esterne. Da qui in poi la fine della band.

Un altro masterpiece!

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