1974, il Punk, il "nuovo" rock americano, l'hard rock ....e Dylan. E' sempre stato così, Bob Dylan e tutto il resto. Questo disco doveva essere un disco rock, proto-punk, elettrico, ma pochi giorni prima di consegnare l'acetato alla Columbia, Dylan, insoddisfatto cancella tutto, e lo ri-suona ex novo, consegnandoci un capolavoro di essenzialità, folk fin nel midollo, un album scarno, ma suonato divinamente: le linee di chitarra acustica di questo disco, sono a mio parere le migliori della carriera di Bob. Cosa manca al disco ? nulla.

Meet me in the Morning è uno dei blues migliori di Bob nonchè la mia canzone preferita del disco, un pezzo eccellente per la chiarezza dei passaggi armonici, la profondità della voce ed il testo, un disperato grido di rabbia nei confronti della donna che l' ha lasciato "Dicono che l'ora più buia è quella prima dell'alba..."Il piccolo gallo canta, deve passargli qualcosa per la testa", riferimento biblico, prima della conversione cattolica, per descrivere la disperazione di un uomo che pensa di porre fine alla propria vita.

If you see her, Say Hello, altro pezzo intimo, quasi romantico, senza la rabbia del brano di cui sopra, un pezzo folk d'altri tempi, con la chitarra acustica in primo piano accompagnata in sottofondo dall'organo"Se le vai vicino dalle un bacio per me l'ho sempre rispettata per la sua scelta di fuggire e ritornare libera Oh, qualsiasi cosa la possa rendere felice non mi ci metterò di mezzo Nonostante l'amaro gusto che ancora provo da quella notte che ho crecato di trattenerla".

Shelter from the storm, Folk e di livello che ricorda gli esordi (The freewheelin' Bob Dylan), chitarra e voce, un colpo d'arte che a me ricorda, per la bellezza della melodia, Blowing in the wind; il testo, per come lo leggo io, trae ispirazione delle viende personali, la separazione dalla moglie, per aquisire un significato universale, divenendo anche un inno contro le guerre; fa capolino anche qui un riferimento biblico ante-litteram, "in In un piccolo villaggio sulla collina hanno giocato a dadi i miei vestiti ho patteggiato la mia salvezza e mi hanno dato una dose letale Ho offerto in cambio la mia innocenza e sono stato ripagato con lo scherno" richiama il Vangelo di Matteo "Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta".

Lily, Rosemary and the Jack of Hearts è una ballata country che anticipa alcuni episodi del suessivo capolavoro Desire e riprende lo stile del fondamentale John Wesley Harding, in particolare sembra derivare da The ballad of Frankie Lee and Judas Priest .

Tangled up in blue, fu lanciato come singolo e trascinò le vendite di questo disco, che è stato tra i più fortunati di Dylan sotto l'aspetto commerciale; anche qui l'arrangiamento ed il cantato anticipano lo stile di Desire, un testo lungo, ricco di riferimenti, anche biblici, incentrato, malgrado le smentite dell'autore, sul dolore della separazione dalla moglie.

Simple Twist of Fate, You're a Big Girl now e You're gonna make me lonesone when you gone sono tre capolavori folk, più scarne e vicina allo stile dell'esordio la prima e l'ultima, molto raffinata nell'accompagnamento chitarristico (solo acustica) la seconda, tre pezzi che qualsiasi cantautore dovrebbe mandare a memoria prima di provarci con l'arte del cantaurorato.

Infine, Idiot Wind, un pezzo che ha un incedere "nervoso" e rock, dentro soffia la rabbia la potenza di Like a rolling stone, rabbia controllata nella versione studio, comunque bella, ma che viene nettamente fuori nelle esecuzioni live, come la fascinosa versione che si ascolta in Hard Rain, uno dei Live più belli di Dylan.

Questo è un disco da ascoltare, lasciandosi penetrare dalla raffinatezza della musica, volutamente "scarna" nell'esecuzione ma ricchissima di giri armonici. I Testi, poi, credo abbiano contribuito in modo sostanziale al Nobel per la Letteratura.

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