Un camionista con cappellino da baseball e camicia a quadroni da boscaiolo, tamburella sul manubrio seguendo le note della canzone che esce dalla radio. Ferma il suo mastodontico camion in una petrol station infuocata nel deserto vicino Albuquerque, scende in una leggera nube di polvere sollevata dai suoi pneumatici con cerchione cromato per entrare nel bar a farsi una Bud ghiacciata.
Notte, migliaia di chilometri di distanza, appartamento al 28esimo piano di un grattacielo in una metropoli americana. Appena uscito dalla doccia, un uomo dal fisico tornito, a torso nudo, con un asciugamano bianca avvolto intorno alla vita si guarda nello specchio appannato, mentre si dimena seguendo l'assolo di chitarra che fuoriesce dalla radio dandoci dentro con la air guitar. Si prepara per uscire e fare conquiste.
Mattina, da un televisore sintonizzato su un canale che trasmette solo sport una casalinga bolsa in tuta rosa cerca di seguire la lezione di aerobica: 8 californiane in pantacollant, scaldamuscoli, culo di marmo e tettone eseguono esercizi al ritmo di musica. La telecamera le gira intorno, loro di lato a terra alzano la gamba destra, ritmicamente.
Venerdì sera, località sconosciuta sulla west coast, cielo terso inondato di stelle. La collina dà sulla città le cui luci di notte pulsano come il cuore dei due amanti abbracciati nella Ford Mustang rivolta verso quello stupendo panorama, lui calmo dopo il suo orgasmo, lei con bebè in arrivo: dalla radio un lungo assolo di chitarra...
Odore di muschio, dopobarba e sudore. Carabine e cervi nei boschi delle montagne americane. Macchine di cilindrate e cromature esagerate. Gli occhi di Mitch in quelli di Peggy Sue. La radio onnipresente che trasmette un assolo di chitarra.
Questo è l'AOR e questi sono i Boston.
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