Prendete i Lostprophets e mischiateli ben bene con i Trivium ne usciranno fuori i Bullet For My Valentine... e non è detto che i miscugli debbano avere per forza risultati negativi.
Provengono dal Galles paese che ha sfornato due gruppi che hanno avuto un gran successo vale a dire i Lostprophets appunto e i Funeral For A Friend.
"The Poison" è una miscela esplosiva di metal furioso con aperture melodiche che non intaccano assolutamente la potenza di questo album. Tanto per precisare, nonostante siano delle stesso paese delle due band sopracitate io li paragonerei piuttosto ai loro "amici" d'oltreoceano quale la band di Matthew K. Heafy (Trivium per chi non lo sapesse). Partiamo col dire che i testi nonostante parlino comunque di cose comuni quali amore, speranza, esperienza di vita eccetera eccetera sono scritti in maniera matura con versi profondi e coinvolgenti. Il disco è curato in ogni dettaglio, la produzione e il mixaggio vanno vicino alla perfezione i suoni sorprendono sempre e di conseguenza non stancano mai. Il lavoro inizia con un intro che dura circa due minuti e mezzo e lascia presagire ottime cose. Le migliori tracce le troviamo nei 3 singoli quali "4 Words", "Suffocating Under the Words Of Sorrow (What Can I Do ?)" e "All These Things I Hate (Revolve Around Me)". Ottima anche "Hit the Floor". Bellissima "Room 409". Di buonissima fattura anche la title-track e "10 Years Today".
Per quanto riguarda i miei gusti personali, la traccia che preferisco è "Cries in Vain". Se poi i Bullet For My Valentine si permettono il lusso di fare come bonus track una canzone stupenda come "Spit You Out" vuol dire che questo 4 ragazzi di idee ne hanno da vendere... Una ventata di freschezza utile a smuovere le acque di un panorama forse ancora troppo ancorato ai soliti nomi storici e soprattutto di una terra, il Regno Unito, sempre più in balìa di tutti questi nuovi gruppetti indie-rock et similia con tecnica pari a quella dei Sex Pistols (e non è un complimento ovviamente) e fantasia pari a zero ma tant’è, de gustibus non disputandum est.
Lunga vita ai Bullet For My Valentine, largo ai giovani.
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