A me Caparezza piace ed è inutile dire che lui faccia la musica che fa ma che poi in verità sia menefreghista in tutto.
Qui su debaser se uno è un coglione siete subito pronti a constatarlo ma se poi ha i coglioni di dire le cose che canta è lo stesso un coglione perché vende.
Io vi faccio una domanda: ma uno non può vendere perché è bravo? Uno non può vendere perché fa testi che stupiscono, ma che voi cercate sempre di trovarci qualcosa di sbagliato?
Adesso direte che artisti bravi non sono famosi ma questo è un altro discorso, perché la musica di Caparezza credo che non possa nascondersi.
Inoltre se ci fate caso lui mica pubblicizza molto i suoi album, mica è ospite a innumerevoli puntate tv!
E poi è uno dei pochi artisti italiani che rende attiva la musica italiana.
Ora passiamo a raccontare il c-d, che a mio avviso è il più particolare che ha fatto e anche quello che mi ha colpito di più: in primis perché il disco è anche un fonoromanzo, in "secondis"perche è molto piu suonato degli altri, e perché ha meno battute volgari e si rende più "per il sociale"
L' album si apre con la traccia con il testo più ricercato di tutte le canzoni (La rivoluzione del sessintutto) e dotata di un bel giro di chitarra, l'unica pecca è che convince poco il ritornello.
La seconda canzone (Ulisse, youlisten) è la meno bella dell'album, soprattutto per uno come me che non ama troppo lo stile "chiamiamolo" gotico.
La terza traccia è una delle mie preferite (Non mettere le mani in tasca) in quanto ha il pezzo del pianoforte che al momento del ritornello è stupendo, anche se il ritornello è stile "?!"(primo album del Capa), con le strofe quasi a rima fissa e che per questo ti rimangono quasi subito in testa.
La quarta canzone (Pimpami la storia) è musicalmente di livello basso (soprattutto sentendo tutto il resto del c-d) ma con un testo stupendo che prende in giro la storia, coloro che non amano la storia e i "falsi rapper".
La quinta traccia è quella che a livello di argomento amo di più (Ilaria condizionata): anche qui un ritornello alla "?!" ed un testo che va contro la gente influenzabile e che segue la massa.
La sesta traccia (La grande opera) ha un ritornello coinvolgente e sembra proprio un ritornello da opera. Anche se il senso della canzone è molto nascosto, parla di Berlusconi che con la demagogia prende voti, e crea una metafora con una barriera messa dal popolo immaginario nel fonoromanzo del Capa.
La settima canzone è un attuale tormentone:Vieni a ballare in Puglia parla dei problemi sia della Puglia che dell'Italia.
Abiura di me è l' ennesima canzone autobiografica del Caparezza nella sua carriera. E' la mia preferita dell'album.
Cacca nello spazio è un ? altra metafora:parla della monnezza italiana travestendola in una canzone banale.
Il circo delle pantegane non mi piace per niente.
Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti è una canzone in difesa delle donne, infatti a parte questo non è che sia di grande significato.
Io diventerò qualcuno è una delle mie preferite: semplicemente stupenda
Eroe è l'ennesima canzone di denuncia del nostro Caparezza e forse raggiunge l'apice della sua bravura. Parla a difesa degli operai.
Il disco si chiude in maniera magistrale: una canzone (Bonobo power) in cui il messaggio che traspare è che noi deriviamo dalla scimmia. Poi è quasi tutta suonata con la batteria e quindi non potrebbe non piacermi.
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