Puzza di alcol e motori. Riverbero del blues, sole americano, rock e sporcizia. Sono i Clutch, realtà del rock a stelle e striscie da ormai venti anni. Capaci di mescolare stoner, heavy, blues e hard rock in una miscela esplosiva e divertente.

Oggi sono finalmente tornati con la loro forza grezza, a quattro anni di distanza da "Strange Cousins From The West". Il loro nuovo lavoro si posiziona sulla falsariga dei precedenti, pur portando con se quella voglia dei Clutch di cambiare spesso forma, producendo dischi mai uguali ai precedenti. "Earth Rocker" ha in questo senso una freschezza e un'immediatezza che mancava ad alcune uscite del passato: brani semplici e diretti come la titletrack, "Mr. Freedom" e "The Face" ne sono la testimonianza lampante.

I Clutch conoscono bene la materia e compongono pezzi trascinanti. Non ci sono i sofismi iperbolici e nemmeno le fughe strumentali: il loro è un rock stradaiolo compatto e senza fronzoli, capace sia di prendere le sembianze di una ballata dal puzzo country come "Gone Cold", sia di caracollarsi nel ritmo della splendida "D.C. Sound Attack!".

L'ultima fatica targata Clutch è colma del loro amore per il rock più blueseggiante e alcolico. Nessuna pretesa di inventare un genere ma tanta attitudine e la capacità di muoversi in un mondo musicale a loro congeniale. 45 minuti di sano e vecchio rock.

1. "Earth Rocker" (3:31)
2. "Crucial Velocity" (3:58)
3. "Mr. Freedom" (2:43)
4. "D.C. Sound Attack!" (4:38)
5. "Unto The Breach" (3:29)
6. "Gone Cold" (4:20)
7. "The Face" (4:22)
8. "Book, Saddle & Go" (3:44)
9. "Cyborg Bette" (3:13)
10. "Oh, Isabella" (5:17)
11. "The Wolf Man Kindly Requests..." (5:01)

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